Gli scienziati dell’Università del New South Wales affermano che le persone con facce squadrate sono considerate più aggressive delle persone con facce ovali.

Gli esseri umani estraggono una grande quantità di informazioni socialmente significative dai volti delle persone e fanno inferenze sociali sugli estranei a colpo d’occhio. Per testare questa affermazione, i ricercatori hanno misurato il rapporto larghezza-altezza del viso (FWHR) di 17.607 immagini di passaporti maschili e femminili prima di chiedere alle persone di valutare la loro aggressività. FWHR può essere calcolato come la larghezza del viso divisa per la distanza verticale tra il punto più alto del labbro superiore e il punto più alto delle palpebre. I risultati hanno mostrato che gli individui con FWHR alto (facce quadrate) erano classificati come più aggressivi rispetto a quelli con FWHR basso (facce ovali). Inoltre, le misurazioni hanno mostrato che i volti maschili avevano un FWHR significativamente più alto rispetto ai volti femminili di età compresa tra 27 e 40 anni. Tuttavia, a partire dall’età di 40 anni, era vero il contrario: i volti delle donne avevano un FWHR significativamente più alto rispetto agli uomini a quell’età.

Nella parte successiva dello studio, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di valutare “l’aggressività in uscita” di circa 2.000 immagini di passaporti. I risultati hanno mostrato che i volti con FWHR alto erano percepiti come più aggressivi rispetto a quelli con FWHR basso, soprattutto se appartenevano a uomini. I ricercatori suggeriscono che le facce squadrate dei giovani uomini possono servire come segnale di forza fisica, quindi li percepiamo come più aggressivi. Tuttavia, i volti femminili anziani con una forma vicina al quadrato non provocano una sensazione di aggressività emanata da una persona. Secondo il team, il nostro cervello nota i cambiamenti legati all’età nei volti e non segnala il pericolo.