L’obesità aumenta la sopravvivenza con il cancro alla prostata

Gli scienziati italiani dell’Università San Raffaele hanno scoperto che i pazienti con obesità e carcinoma prostatico avanzato vivono più a lungo dei pazienti con cancro, ma sovrappeso e persino normopeso.

Per tre anni, gli scienziati hanno osservato più di 1,5 mila pazienti con carcinoma prostatico avanzato. L’età media dei pazienti era di 69 anni, l’indice di massa corporea medio era di 28 kg/m2.

I calcoli mostrano che il BMI è un fattore protettivo sia per la sopravvivenza globale che per quella specifica per il cancro. Pertanto, un indice di massa corporea elevato aumenta la sopravvivenza globale del 4% e la sopravvivenza specifica del 29%. In soli 36 mesi di osservazione è sopravvissuto circa il 30% dei pazienti obesi e solo il 20% dei pazienti in sovrappeso e normopeso.

Gli scienziati non sono ancora in grado di spiegare esattamente come l’obesità riduca l’effetto distruttivo del tumore sul corpo. Ciò può essere dovuto sia all’effetto delle cellule adipose sul corpo colpito dal cancro, sia al fatto che i pazienti obesi in questa fascia di età assumono molti farmaci per altre malattie, ed è possibile che questi farmaci agiscano in qualche modo anche sul tumore alla prostata.

I dati ottenuti non significano che è necessario guadagnare ulteriori chilogrammi. L’obesità è un fattore di rischio per molti tumori e altre malattie, quindi è meglio attenersi a un BMI sano compreso tra 18 e 24 kg/m2.

L’obesità aumenta la sopravvivenza con il cancro alla prostataultima modifica: 2023-01-23T01:13:16+01:00da Elzanda394

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