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Il litio nell'approvvigionamento idrico può proteggere dalla demenza


I ricercatori dell'Università di Copenaghen suggeriscono di aggiungere litio all'acqua del rubinetto, che secondo loro riduce il rischio di demenza.

Queste conclusioni si basano su uno studio che combina i dati di 800.000 persone: 73.000 di loro avevano una diagnosi di demenza e 733.000 erano sane a questo proposito. Va notato che studi di questa portata non sono stati precedentemente condotti sulla relazione tra il contenuto di litio nell'acqua potabile e l'incidenza della demenza.

Secondo osservazioni pubblicate, livelli moderati di litio nell'acqua del rubinetto (5,1-10 µg/L) hanno aumentato il rischio di demenza del 22% rispetto a bassi livelli di litio (meno di 5 µg/L). Ma allo stesso tempo, l'acqua del rubinetto, che conteneva parecchio litio (più di 15 μg/l) ha ridotto del 17% il rischio di sviluppare la demenza.

La demenza non è il primo disturbo mentale in cui il litio può avere un effetto terapeutico e preventivo. Questa sostanza è prescritta per il disturbo bipolare e in concentrazioni significativamente più elevate rispetto all'acqua del rubinetto.

Gli scienziati ritengono che concentrazioni sufficientemente elevate della sostanza nell'acqua potabile a lungo termine possano essere utilizzate per ridurre l'incidenza della demenza tra la popolazione.