Gli scienziati svizzeri dell’Istituto federale svizzero di tecnologia sono giunti alla conclusione che è giunto il momento di modificare le raccomandazioni per un’alimentazione sana. I grassi dovrebbero essere riconosciuti come innocui e i carboidrati come potenzialmente pericolosi per la salute.
Gli esperti sono giunti a queste conclusioni dopo aver analizzato i risultati di uno studio su larga scala di Prospective Urban Rural Epidemiology (PURE). Si è scoperto che mangiare cibi ricchi di grassi non è associato ad un aumentato rischio di malattie cardiache. Ma i cibi ricchi di carboidrati aumentano del 28% il rischio di morte prematura o almeno il rischio di sviluppare il diabete. Di conseguenza, dopo 7 anni di osservazione, la mortalità tra le persone che ricevevano il 35% delle calorie dai grassi era inferiore rispetto alle persone nella cui dieta il 60% delle calorie era ottenuto dai carboidrati.
I dati ottenuti sfidano la visione tradizionale sui grassi, secondo la quale il loro volume nella dieta quotidiana non dovrebbe superare il 30% delle calorie totali e il contenuto di grassi saturi non dovrebbe superare il 10%. Ora gli scienziati ritengono che dovremmo ridurre leggermente il consumo di carboidrati a favore dei grassi. Il volume di questi ultimi deve essere portato almeno al 35% in termini di costi energetici, anche a discapito dei grassi saturi. La proporzione di calorie derivate dai carboidrati in questo caso non deve superare il 50-55%.
“Suggeriamo la moderazione, l’assunzione di grassi e carboidrati non troppo bassa o troppo alta”, spiega lo scienziato canadese e partecipante al progetto Mahshid Dehghan.
Anche i ricercatori
specificare che una dieta ricca di carboidrati e povera di
il grasso è una “dieta povera” ed è tipico per le persone che non possono
permettersi di mangiare carne.