Ucciso e decapitato, la figlia: “Tradita da mio cugino, ritrovino la testa”

14702417_10208031336643254_8273857926993096860_n_20203944Una storia choc. «Sino a quando non sarà ritrovata la testa di mio padre e non gli daremo una degna sepoltura e ottenuto giustizia con l’arresto di chi l’ha ucciso in modo così efferato non avremo pace». A parlare è Daniela Crocco, una dei due figli di Albano, l’uomo ammazzato e decapitato nel bosco di Craviasco, frazione di Lumarzo, nell’entroterra di Genova, la settimana scorsa.
«Stamane siamo stati costretti ad interrompere le ricerche perché diluviava», dice. La donna ha fiducia nelle indagini dei carabinieri che hanno un solo indagato: Claudio Borgarelli, figlio della sorella di Albano e cugino di Daniela. «Da lui – dice – mi sento tradito due volte. Noi non siamo solo parenti ma anche amici perché condividiamo l’hobby del treeking con i cani. Quando venivo a Craviasco uscivo sempre nel bosco con lui». Daniela ricorda il giorno della notizia della scomparsa del padre: «Ero in macchina a Genova e la prima cosa che feci fu chiamare Borgarelli, che ha la casa nel bosco, ma non rispose e non mi richiamò».

Ucciso e decapitato, la figlia: “Tradita da mio cugino, ritrovino la testa”ultima modifica: 2016-10-20T21:07:32+02:00da cristina_a2016