Omegavola

Sorrisi e saluti da uno sconosciuto



Era un uomo anziano che viveva di sorrisi e  saluti ogni giorno si sedeva su una panca davanti alla chiesetta e ad ogni macchina che passava sulla strada donava un sorriso e uno sventolio della mano Estate, inverno, lui era sempre lì. Una specie di lavoro dalle 8:00 del mattino alle 16:00 del pomeriggio d'inverno, sino alle 18:00 d'estate. A fargli compagnia un bastone che teneva con la mano destra, su cui piegato in avanti col busto si dondolava Non conosco il suo nome ,non so l'età ,la sua storia, so solo che mia sorella pur potendo fare un'altra strada ,più corta, percorreva sempre quella ,perchè doveva vederlo e salutarlo diceva che la metteva di buon umore. Quando ci vedeva passare , drizzava la schiena come in un moto di stupore e sorrideva a bocca aperta ,edentulo. Il luccichio degli occhi trasmetteva gioia. Questo avveniva sino a 10 anni fa poi la panchina è rimasta vuota. Ancora oggi quando passiamo di lì ,non posso fare a meno di guardare e malgrado non ci sia , io lo vedo ancora . Stasera avrei voluto sapere qualcosa in più di lui, della sua famiglia, se ci fosse ancora, oggi sarei andata da lui, mi sarei seduta su quella panchina e gli avrei parlato.