Il pilastro Frank Kessié! Se dicessimo “il solito Kessié” sembrerebbe quasi minimizzare l’apporto costante e formidabile della colonna-portante ivoriana…
Diogo Dalot e Krunic hanno mostrato gran colpi qualitativi!
Il Verona si presentava come un passaggio difficile, un momento topico, quasi fatale dei rossoneri, che invece hanno saputo superare l’ostacolo con attenzione e disinvoltura, freschezza e fermezza, sfoderando al momento opportuno due gran colpi da parte di “personaggi minori”, un centrocampista mai ritenuto determinante e un difensore un po’ oscurato dal grande Theo… Perciò, se le cose stanno così vanno benino come minimo, perché nulla appare perduto e la squadra è ancora in corsa e corre bene.
Ai tempi di Rivera e Corso, Lodetti e Bulgarelli, s’imbastivano suggestive ipotesi tecniche che talvolta potevano sfociare anche in qualche zuffa tra esponenti della “critica calcistica di opposte concezioni e fazioni”… Arroccati di qua “i napoletani del Corriere”, di là i breriani del Giorno e del Guerin Sportivo… si andava avanti per intere stagioni. Oggi gli uffici statistici specializzati raccolgono dati su ogni situazione, che si ritiene poi di poter analizzare.Avessero lavorato allora, ci avrebbero detto qualcosa in più sulle “passeggiate in zona d’ombra” di Mariolino Corso o i “chilometri di copertura ” del gran faticatore Lodetti a sostegno di Gianni Rivera… Per non parlare del lavoro specifico in Nazionale dei vari Bulgarelli e De Sisti. Oggi, tanto per dare un’idea, sappiamo che Franck Kessié oltre a vincere 15 duelli, ha toccato 77 palloni, appena 2 meno di Davide Calabria, primo con 79 palloni. Sembra che lo stesso Kessié sia andato tanto “in copertura” su Diogo Dalot quanto a sostegno del lavoro costruttivo di Krunic! Ecco allora che “gli aridi dati statistici” scaldano per così dire la cronaca sportiva e traducono in balda concretezza il dato quantitativo.Danno un’idea del volume di gioco sviluppato dal formidabile e sempre più responsabile giocatore ivoriano.
(gipo)
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