Esageriamo da tifosi esaltati? Non credo, cerchiamo addirittura di contenerci. La verità è che in primis la società ha lavorato bene sul mercato e “ravvedendosi” nel confermare Pioli, senza avventurose sbandate tedesche (Rangnick). Poi il drappello di giovani guidati da Pioli e IBRA sul campo ha cominciato a scrivere con i fatti i primi capitoli di un’avventura che potrebbe rivelarsi esaltante… Aggiungiamo per inciso -in questo quadro di alacre e fervida operosità- che avremmo visto volentieri la continuazione del proficuo rapporto Maldini-Boban… Chissà, magari un domani sarà ancora possibile giovarsi dell’apporto critico del croato.
Torniamo al derby: vittoria difficile, sofferta ma bellissima.Certamente se “le seconde linee” non avessero mancato con Krunic la palla del terzo gol… ci saremmo alleggeriti di quell’ansia finale che ci ha stretto fino all’ultimo secondo…
Respiriamo felici e riflettiamo, ringraziando Pioli e Ibra, Maldini e la società non solo ma per meriti oggettivi “tutta la squadra”… perché consapevoli che a partire da questo 17 ottobre (la rivoluzione di ottobre? con la minuscola…) qualcosa è cambiato: un Gruppo ha deciso di andare in una direzione, facendo parte di un progetto, in senso non retorico ma segretamente, intimamente storico, fino a diventare gradualmente epifania, rivelazione! Parole grosse? Forse, perché tra l’altro sono vissute in un contesto arduo e drammatico quale quello dell’universale disastro pandemico. Ma la squadra è giovane ed entusiasta, ben diretta, vogliosa di apprendere, con ampi margini di miglioramento… Emblematico il caso dell’attaccante atipico il portoghese Rafael Leao, di cui cononosciamo pochissimo… a parte lo spunto veloce che può diventare irresistibile e gli estri travolgenti (sopiti? nascosti?) pronti ad esplodere! Ma quanto ne sappiamo di Brahim Diaz o del ragazzino norvegese? Per non parlare dell’ultimo arrivato, l’interessante terzino destro Dalot: un universo di gioco che Pioli rivelerà a se stesso, alla squadra e al mondo rossonero. Non ci resta che attendere, operosi e fiduciosi. Che le glorie del vecchio San Siro o Meazza possano rinnovarsi nel futuro Stadio, progetto comune a rossoneri e nerazzurri, per la gioia di Milano, inno allo sport universale.
(gipo)
gioacchino poli
I tifosi alimentino “il sogno e il progetto” con il calore di un’appassionata partecipazione. Siano pure costruttivi, pazienti e ragionevoli…