Brahim Díaz ha segnato il gol decisivo per il Milan nella gara contro la Sampdoria, ma ha anche giocato bene, esibendo giocate da vero 10
- MILANO
24 agosto
Nella partita andata in scena ieri tra Sampdoria e Milan, vinta per 0-1 dai rossoneri, ha brillato la stella di Brahim Díaz. Lo spagnolo si è messo in mostra con belle giocate, riuscendo ad essere decisivo anche ai fini del risultato, dato che l'unica rete del match l'ha segnata lui. L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Brahim Díaz e ne analizza la prestazione.
"Va sottolineato come il numero 10 abbia fatto una partita da 10" riporta il quotidiano. Il giocatore, seguendo le indicazioni tattiche di Stefano Pioli, non ha dato punti di riferimento alla difesa della Sampdoria, riuscendo a trovare spazio tra le linee spesso e volentieri. In occasione del gol, non ha colpito il pallone in maniera pulitissima e Emil Audero ha grandi colpe, ma va sottolineata la sua determinazione nel seguire l'azione e credere nel suo compagno Davide Calabria, impegnato nel duello in fascia contro Tommaso Augello.
Nel secondo tempo, finché il fiato e le gambe hanno retto, ha provato a proseguire quanto fatto nella prima parte della partita. Aveva anche mandato in porta Olivier Giroud, ma il francese era in fuorigioco. Brahim Díaz ha dimostrato di poter indossare senza problemi la maglia numero 10 del Milan: qualora dovesse arrivare un trequartista in questi ultimi giorni di mercato, prima di giocare titolare dovrà vedersela con la voglia di spaccare tutto dello spagnolo. Le top news sul calciomercato del Milan: le ultime su Pellegri, Bernardo Silva e Bakayoko
- E comincio proprio dalla "suggestione Verona-Chievo": ribadisco il dispiacere per la scomparsa del Chievo del bravo Pellissier (valdostano), ma perché non compiacermi per il ritorno del VENEZIA in Serie A? Tributato un tal compiacimento, ecco che rifletto su come e quanto il VENETO sia rappresentato; se vi aggiungo il VERONA-Hellas, squadra tecnica ed esperta, ottengo una dignitosa rappresentanza di 2 squadre, in sofferenza forse per la mancanza del fortissimo LanerossiVicenza del grande (e poi mondiale) Paolo Rossi (quel 1978 di G.B. Fabbri allenatore dei record) ... Oddio! Potrò mai dimenticare, da buon rossonero, il Padova del mitico Nereo Rocco? (Secondo Brera, mezzo austriaco, qualcosa come Rock...) La sofferenza cresce con la Storia.
- LOMBARDIA , 3 squadre eccellenti: MILAN, INTER e ATALANTA.Allo stato attuale. Ma nel corso degli anni la grande vivacità calcistica della regione si è espressa anche con altre squadre lombarde via via in A . Le citiamo (altre 6) in rigoroso ordine alfabetico: Brescia, Como, Cremonese, Lecco, Mantova e Varese.
- LIGURIA, 3 squadre: GENOA, SAMP e SPEZIA, combattiva "matricola" che avrebbe reso felice Gianni Brera e forse l'architetto Giancarlo De Carlo.Citazione d'obbligo, dalle nebbie del passato, la Novese di Novi Ligure.
- PIEMONTE, 2 squadre "onuste di gloria", passata e presente (?): JUVE e TORINO.Ma il passato piemontese del calcio è quanto di meglio sia esistito. Dall'Alessandria del giovanissimo Gianni Rivera, al Novara del mitico Silvio Piola fino alla Pro Vercelli dei 7 scudetti. Il famoso "Quadrilatero piemontese" era formato da Alessandria,Pro Vercelli, Novara e Casale.
Silvio Piola. - LAZIO, 2 squadre: LAZIO e ROMA. Tuttavia, nel 2015 per un campionato soltanto, la terza squadra laziale -il Frosinone- ha premiato l'intraprendenza dei ciociari in A.
- EMILIA-ROMAGNA, 2 squadre: BOLOGNA e SASSUOLO. E il "meraviglioso" Parma di Buffon e Chiesa senior, LilianThuram e Crespo e Cannavaro ecc ecc? Nevio Scala allenatore, l'era Tanzi franata poi nel disastro totale! Ma merita per lo meno una citazione la Reggiana di Reggio Emilia, antica società ritornata qualche anno in A con vicende tribolate.E il panorama regionale non può ignorare gli apporti storici in serie A di Cesena (esemplare un 1975-'76), Piacenza (un Piacenza tutto italiano...) e soprattutto S.P.A.L. storica e combattiva Società Polisportiva Ars et Labor di Ferrara.
- TOSCANA, 2 squadre: FIORENTINA ed EMPOLI. Allo stato attuale. Ma altre 4 squadre hanno illustrato nel tempo la Toscana in A, con fior di giocatori, Citiamo in ordine alfabetico Livorno e Lucchese, Pisa e Siena.
- CAMPANIA, 2 squadre: NAPOLI e SALERNITANA. Ma i beneventani potrebbero dolersi se non citassi qualche anno glorioso in A: Benevento e il Vigorito, i giallorossi e la Strega... E allora l'Avellino del "decennio d'oro" in serie A 1978-1987 con la famosa Legge del Partenio?
- FRIULI-VENEZIA GIULIA,* 1 squadra: UDINESE. *Adottando una denominazione regionale che in questo come in qualche altro caso può essere contestata.Giova ricordare che L'Udinese fu "visitata" dalla gloria di Zico, dalla sapienza e inventiva di Franco Causio e dalla tecnica realizzativa di Totò Di Natale e Fabio Quagliarella.
- ISOLE, 1 squadra : CAGLIARI.
- Tot. 20 squadre di altrettante spett.me Società o Club calcistici. L'amico lettore osserverà come attualmente NON trovano rappresentanza la Sicilia dei pur cari e a volte indimenticabili Catania e Palermo, la Puglia dei tradizionali e bellicosi Bari e Lecce o -se preferite- del brillantissimo Foggia di Zemanlandia, la civilissima Umbria dello strepitoso Perugia e della perduta Ternana, le Marche del pittoresco Ascoli di Costantino Rozzi, l'Abruzzo e Molise del simpatico e "sciagurato" Pescara... Perché "sciagurato"? Perché nel 2011 si ritrova Z.Zeman allenatore , che produce una nuova fioritura di Zemanlandia: con Verratti, Insigne e Ciro Immobile giovanissimi!!! Nuovo record di reti ecc. e promozione in A!!! Ma l'anno dopo in A via Zeman, via i migliori e record negativi: ultimi in classifica e precipizio in B!!! Giudicate voi! Scegliete voi l'aggettivo corretto e qualificante. "Chi sono io", è solito dire il papa... E non dimenticheremo la Calabria del miglior Catanzaro o della Reggina o del recente e sfortunato Crotone... Per non parlare dei "mai presenti" (credo) basilischi di Basilicata (Matera) o del Trentino-Alto Adige o della piccola e cara e bellissima Val d'Aosta. Pronto a rettificare per eventuali omissioni o approssimazioni.