Le parole di Stefano Pioli
Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di Prime Video dopo la sconfitta di Parigi: “Risultato pesante, la squadra ha fatto tutto quello che doveva fare ma dovevamo giocare meglio, abbiamo fatto troppi errori sul piano tecnico. Loro hanno sfruttato le occasioni avute, nel secondo tempo è diventato tutto più difficile”.
“Preoccupato? Si è sempre preoccupati quando perdi due partite di fila, anche stasera ho visto cose che possiamo sviluppare meglio. Dobbiamo crescere, il girone non è finito con questa partita però ovviamente dobbiamo correre e fare bene a partire da Napoli”.
“Abbiamo fatto una buonissima prestazione, giocando meglio del PSG per 60 minuti. Poi subendo il secondo gol può diventare difficile, abbiamo mollato un po’, ci siamo ripresi pensando di poterla pareggiare. Dispiace, l’abbiamo interpretata bene come l’avevamo preparata, in alcune situazioni loro hanno avuto più qualità di noi e questo ha deciso il risultato”.
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Ma Davide Calabria è furioso… Affiorano contrasti…
La sconfitta di Parigi, la terza stagionale su tre con le big (prima di questa, i ko in campionato con Inter e Juventus), ha lasciato il segno e potrebbe aver provocato una frattura, da arginare velocemente, nello spogliatoio rossonero. È stato duro l’intervento post gara di Calabria: «Ci siamo fatti il c… a Milanello ogni giorno perché conoscevamo l’importanza della partita. Chi non ci crede, stia a casa. Noi ci crediamo», le sue parole. Stefano Pioli ha replicato: «Ha sbagliato. Non c’è nessuno che lavora a Milanello con poca attenzione o poca disponibilità». Ma Calabria aveva anche spiegato il suo affondo: «C’è da cambiare tutto, non si può prendere un gol come il secondo, dobbiamo essere già piazzati. Il problema? Sia psicologico che tattico». Invece, Pioli è più deluso che arrabbiato: «È un risultato pesante, abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare. Hanno sfruttato bene le occasioni che hanno avuto, soprattutto nel primo tempo. Peccato, anche perché abbiamo avuto l’atteggiamento giusto». La situazione in Champions è complicata. Nelle ultime tre partite servirà un’impresa per centrare la qualificazione agli ottavi. Ma perché le parole di Calabria non vanno sottovalutate e, anzi, vanno ascoltate? In primis, perché è il capitano dei rossoneri e, tra i giocatori, è anche quello che ha i delicati compiti di metterci la faccia in queste seratacce e di spronare l’ambiente. In secondo luogo, perché quando parla di problemi psicologici e tattici ha centrato l’obiettivo. Il campo dice che il Diavolo va in difficoltà con le big. Con l’Inter ha perso 5-1 e nel 2023 non ha mai fatto punti in un derby; con la Juventus 1-0 e con il Psg 3-0. E i problemi sono anche tattici. Il Milan non cambia mai in corsa. I due difensori centrali giocano troppo alti e i due terzini tagliano troppo in mezzo. Questo costringe i rossoneri a essere in inferiorità numerica nelle ripartenze degli avversari. Si è visto nel 2-0 dell’Inter (Kjaer va addirittura a pressare Lautaro Martinez nella trequarti nerazzurra, immagine indelebile di quel match); si è visto contro la Juventus con Kean (atterrato da Thiaw, poi espulso); si è visto a Parigi con Dembelé e Mbappé. Non è un dramma se il capitano del Milan alza la voce. È un dramma sottovalutare il suo allarme. E domenica c’è il Napoli, un’altra big.
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L’ultima volta a San Siro (3 agosto 2017)
…usque dum vivam et ultra!
gioacchino poli,* Milano
*Tifoso rossonero
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