Cardo

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CardoNome ortaggio: Cardo

Famiglia: Composite o Asteraceae

Genere: Cynara

Specie: Cardunculus

Origine: E’ una pianta originaria del mediterraneo, infatti le prime tracce sono state rinvenute in Etiopia e successivamente in Egitto. 

Varietà: Cardo Centofoglie, Cardo Gigante di Romagna.

Trapianto: E’ consigliato nei mesi di Maggio e Giugno.

Raccolta: La pianta non tollera temperature inferiori allo zero quindi dovrebbe essere raccolto prima della seconda metà di Novembre. La fasciatura dei cespi maturi con telo scuro per 20-30 giorni, o l’interramento delle piante in buca prima delle gelate, favoriscono un’eccellente qualità delle coste.

Sesto d’impianto: Distanza tra le piante: 80 cm sulla fila e 100 cm tra le file.

Posizione: Esposizione al sole.

Innaffiamento: Frequente, senza ristagni.

Lavori da eseguire:

  1. Diradamento: si eliminano le piantine più piccole e più deboli che sono nate da ogni gruppetto di 3 semi.
  2. Sarchiatura: si eliminano le erbe infestanti.
  3. Imbiancamento: ne abbiamo parlato anche quando abbiamo descritto come si coltivano i finocchi. Questa pratica serve a rendere le coste bianche e quindi più tenere e gustose. La puoi eseguire tramite:
    1. Legatura delle piante: avvolgi intorno ad esse un foglio di plastica scura (polietilene);
    2. Rincalzatura: si riempiono le fosse con la terra tolta per crearle.
  4. Irrigazione: a partire da maggio, devi irrigare ogni 15 giorni circa, a seconda dell’andamento stagionale.

Imbianchimento: viene interrato per proteggerlo dal freddo. Questa operazione può essere fatta a novembre, coprendo tutta la pianta con dei cilindri, in modo da riparare dalla luce la base e la parte centrale della pianta, oppure coprendola con della terra dando comunque luce alla parte più alta dell’ortaggio. Cercando la luce andrà a curvarsi verso l’alto e mostrerà quindi una “gobba”, da qui il nome più diffuso “gobbo”.
Non subendo la luce, il colore rimane bianco, più è bianco più è dolce e delicato. Produce cespi di grosse dimensioni ma più sono chiari e compatti, più sono buoni. Evitare quindi di mangiarli nel caso siano verdi, il gusto sarebbe amaro e aspro. La raccolta poi andrà fatta dopo 20-30 giorni.

Consociazioni Favorevoli: Lattuga.

Rotazione: Bietola, patata e pomodoro.

Avversità: Le malattie che possono colpire il cardo sono svariate. Tra le più conosciute vi è la peronospora del cardo e del carciofo che è causata dallo stesso agente che colpisce le lattughe. Si tratta di piante della stessa famiglia (Bremialactucae), per questo bisogna evitare di piantare carciofi su terreni precedentemente coltivati a lattughe, specialmente per più cicli consecutivi.
Quando i carciofi vengono colpiti si notano sulla pagina superiore delle foglie alcune macchie gialle internervali rotondeggianti, in corrispondenza delle quali, sulla pagina inferiore, è presente una muffa biancastra. Un altro problema è il marciume batterico provocato dal Pectobacterium Carotovorum. É polifago e infetta le piante di cardo penetrando nelle ferite accidentali e determina la marcescenza delle piante. Il marciume batterico si verifica soprattutto nel caso di forte umidità atmosferica.

Luna: Calante.

Il cardo gobbo

Alcune varietà vengono interrate piegando la pianta di lato verso il basso e ricoprendola di terra restando così fino al momento della raccolta. Questo tipo di coltivazione è prevista per il “cardo gobbo”, tipica specialità di Nizza Monferrato, chiamato così per la forma arcuata che assume.

Cardoultima modifica: 2020-04-08T22:26:12+02:00da Admin4