Porro

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PorroNome ortaggio: Porro

Famiglia: Liliacee

Genere: Allium

Specie: Porrium

Sinonimo: Allium ampeloprasum porrum L.

Origine: La sua origine è incerta, alcuni ritengono provenga dal Medio Oriente altri dai territori celtici. 

Varietà: Porro Gigante Mateiko F1 (a ciclo precoce), Porro tardivo Pluston F1 (per la raccolta autunno-inverno).

I porri si dividono in 4 gruppi:

  • porri estivi, che si seminano in gennaio-marzo (trapianto a Marzo) e si raccolgono in maggio-giugno;
  • porri autunnali, che soffrono il gelo, e si seminano in febbbraio-marzo e si raccolgono da luglio a ottobre;
  • porri invernali, che sopportano il freddo e(possono svernare in pieno campo), che si seminano in aprile-maggio e si raccolgono tra novembre e marzo;
  • porri bastoncini, che si seminano in settembre e si raccolgono in aprile-maggio.

Trapianto: Da Maggio a Settembre.

Raccolta: da Giugno a Gennaio (varietà Estive: Agosto-Settembre; varietà Autunnali: Ottobre-Dicembre). Il  ciclo colturale molto lungo (5-6 mesi dalla semina alla raccolta e 3-4 mesi dal trapianto) Si può cogliere da quando il suo diametro sarà come quello di un dito in poi. Diciamo che il massimo ingrossamento dei fusti si raggiungerà dopo 5-6 mesi dalla semina o dopo 3- 4 mesi dal trapianto, ma il porro può stare sul campo molto, molto a lungo. In pratica se sceglieremo una varietà tardiva (come il Pluston) e la semineremo a fine marzo, potremo iniziare a raccogliere da metà ottobre e continuare durante tutto l’inverno. Oppure se avremo seminato a gennaio una varietà precoce (il Gigante Mateiko), si potrà iniziare a raccogliere a maggio e se poi effettueremo una nuova semina in autunno, porteremo i porri a tavola fino al maggio successivo.

Sesto d’impianto: 15 cm sulla fila, e 25 cm fra le file.

Posizione: Cresce bene in terreni leggeri e fertili con buona esposizione al sole, resiste ai rigori invernali.

Altezza della pianta: 40-80 cm.

Innaffiamento: Non necessita di annaffiature eccessive, tuttavia in caso di siccità dovremo irrigare regolarmente per favorire lo sviluppo della pianta.

Lavori da eseguire: Diradamento – se effettuiamo la semina in pieno campo, ovvero direttamente a dimora, dopo 30-40 giorni dalla semina si effettuerà il diradamento, per mantenere le distanze prescelte tra una pianta e l’altra (vedi sesto d’impianto.- Si consiglia la rincalzatura dopo circa un mese, fino all’attaccatura delle foglie, per un imbianchimento ottimale dei fusti. Concimazione – Al porro piace un terreno ricco, tuttavia non bisogna esagerare, soprattutto in inverno, perché un’eccessiva concimazione potrebbe ridurne la resistenza al gelo. Consigliata la protezione con tessuto non tessuto nei trapianti da febbraio a maggio, per proteggere le piante dagli sbalzi termici.

Consociazioni Favorevoli: Cipolle, sedano, pomodoro, cavoli, lattughe e indivia, finocchio. E’ invece sconsigliato metterlo vicino a fagioli, piselli e rape. Ma la combinazione migliore è quella con le carote, perché sembra che l’uno scacci la mosca dell’altro!

Rotazione: Per ottenere buoni risultati è consigliabile non coltivare il porro nuovamente sullo stesso luogo prima che siano trascorsi almeno quattro anni dalla coltura precedente.
Il porro può succedere ottimamente a patate novelle e piselli.

Avversità: -crittogame: marciumi, ruggine,cancri (causano la deformazione e spaccature); -insetti: tignola, mosca, maggiolino.

Luna: Luna Calante, per cui nei giorni successivi alla luna piena, prima che si arrivi a luna nuova. La semina in luna crescente avrebbe l’effetto di favorire la montata a seme del porro, che chi coltiva vuole in genere evitare.

Ricapitolando sul Porro…

porro
Fiore del porro, da cui nascono i semi.

Il porro è un ortaggio che si trova negli orti familiari e, scegliendo bene le varietà, lo si può raccogliere per molti mesi. È gradito al palato perché più delicato rispetto alla cipolla

A maggio e a giugno seminate in contenitore le varietà di porro autunno-invernali, per ottenere piantine con pane di terra. Le piantine di porro sono pronte per il trapianto, 60-80 giorni dopo la semina, quando hanno raggiunto le dimensioni di una matita, presentano 3-5 foglioline e le radici trattengono bene il terriccio che costituisce il pane di terra. Le distanze d’impianto consigliabili sono da 25 a  40 cm tra le file e 15 sulla fila.

Il porro, viene coltivato nei più differenti tipi di terreno, ma predilige un terreno di medio impasto, fresco e contenente sostanza organica decomposta; può riuscire anche in terreni più sciolti e pure in quelli abbastanza compatti. È molto importante curare lo sgrondo dell’acqua, specialmente se avete terreni pesanti. Tenete pulite le aiuole di porro dalle erbe infestanti.

Porroultima modifica: 2020-05-16T17:23:52+02:00da Admin4