Radicchio Rosso di Verona

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Radicchio Rosso di VeronaUn pò di storia

Le prime vere coltivazioni di Radicchio Rosso di Verona destinate al mercato iniziarono nei primi anni del Novecento (prima le coltivazioni erano per lo più ad uso familiare), in particolare nelle zone di Avesa, di Quinzano e nella Valpolicella. La semina avveniva lungo gli interfilari delle viti o delle piante da frutto o seguiva il frumento; il prodotto era chiamato “cicoria rossa”. I radicchi si collocavano a mazzi in buche scavate direttamente nei letamai, la pulitura veniva fatta nel “caldo” interno delle stalle e il prodotto, pulito dalle foglie esterne, veniva offerto al mercato con il nome di “zermoii”(germogli: un germoglio che sbocciava sulla tavola dei veronesi durante l’inverno). Fu solo dopo l’ultimo conflitto mondiale che iniziò la coltivazione estensiva di questo radicchio, destinata oggi ai mercati nazionali e internazionali. Per avere piante meno alte si incrociò l’originario radicchio e una selezione di “Rosso di Treviso”, si ottennero così piante di forma meno affusolata rispetto all’originale radicchio di Treviso.

La Produzione del seme

La tecnica adottata consiste nel selezionare in coltura le piante con le migliori caratteristiche morfologiche.Tali piante, estirpate e private dell’apparato fogliare, sono conservate in appositi contenitori in ambiente protetto durante il periodo invernale fino alla primavera successiva. Quando le condizioni climatiche lo consentono, i fittoni vengono trapiantati in pieno campo sotto isolatori per evitare incroci casuali indesiderati. All’interno di tali strutture vengono collocati insetti indispensabili per provvedere alla impollinazione (interincrocio controllato).

Preparazione del terreno e semina

Dopo la concimazione naturale si procede alla preparazione del terreno. A luglio, in luna calante, si procede alla semina, che avviene quasi sempre in vivaio.

Concimazione

In linea generale il radicchio di Verona non presenta particolari esigenze sul piano nutrizionale, mentre si avvantaggia in modo particolare della buona dotazione di sostanza organica del terreno.

Irrigazione

Rappresenta un intervento determinante per il buon esito della coltura e può addirittura iniziare già prima dell’impianto della stessa.

Piantumazione in campo

Da metà luglio fino a metà agosto si procede alla piantumazione in campo. È interessante sapere che le piantine che vengono messe a dimora sono quelle ricavate dal radicchio di due stagioni precedenti. Attraverso un processo di selezione scrupoloso ed eseguito secondo metodi tramandati da generazioni, le piante migliori vengono poste in vaso e riportate in campo a fine aprile per farle fiorire e ottenere i pregiati semi. In campo il radicchio di Verona resterà per circa 4 mesi.

Imbiancamento

Per il “Radicchio di Verona tipo tardivo” deve essere effettuata una particolare trasformazione: l’imbianchimento. Questa operazione di effettua raggruppando le piante orizzontalmente in modo da formare cumuli, direttamente sul campo o sotto tunnel di plastica, già esistenti in azienda, o nei magazzini. Questo consente la creazione delle condizioni di temperatura, luce ed umidità che favoriscono la ripresa dell’attività vegetativa con mobilitazione delle sostanze di riserva accumulate nel fittone e conseguente mutamento di quelle contenute nelle foglie. Alla fine del processo le foglie avranno acquisito le caratteristiche di croccantezza, la colorazione rosso scuro intenso e il gusto leggermente amarognolo tipiche del “Radicchio di Verona” e tanto apprezzate in tavola.

Varietà:

radicchio di verona
Radicchio di Verona precoce

Radicchio rosso di Verona precoce Cologna precoce

  • Cespo di forma tondo-ovale
  • Colore rosso vinoso brillante, molto uniforme
  • Ottima tolleranza alla prefioritura
  • Risponde positivamente agli apporti di nutrienti e richiede particolare attenzione alla concimazione
  • Peso: 250-300 gr
  • Densità consigliata: 10 piante/mq
  • Altezza pianta: 20 cm
  • Sesto d’impianto 25 cm sulla fila e 40 cm tra le file
  • Trapianto da Fine Luglio a Novembre. Raccolta 70 giorni dal trapianto (si raccoglie nel tardo autunno).

 

radicchio di verona
Radicchio di Verona tardivo

Radicchio rosso di Verona tardivo Cologna tardivo

  • Cespo ovale uniforme e compatto
  • Colore rosso vinoso scuro con nervatura bianchissima e croccante
  • Elevata tolleranza alla prefioritura e alle gelate
  • Ottima adattabilità alla frigoconservazione
  • Peso medio: 350-400 gr
  • Densità consigliata: 8 piante/mq
  • Altezza pianta: 20 cm
  • Sesto d’impianto 30 cm sulla fila e 40 cm tra le file
  • Trapianto da Fine Luglio a Novembre. Raccolta 110 giorni dal trapianto, in inverno (la raccolta si protrae fino a tutto febbraio).

 

 

Radicchio Rosso di Veronaultima modifica: 2020-05-22T17:45:57+02:00da Admin4