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Come coltivare la bieta da coste


Nome scientifico: Beta vulgaris cicla. Famiglia:Chenopodiaceae. Terreno ideale: areato, sciolto, drenante; questo ortaggio ha comunque una buona adattabilità a diversi tipi di terreno. pH ideale: leggermente acido compreso, tra 6,5 – 7,5. Preparazione del terreno: vangatura o aratura a 15 – 20 cm. Concimazione: media, con stallatico pellettato. Ottima anche l’aggiunta di compost o pollina. Quando seminare: Nord Italia da gennaio a febbraio in semenzaio, da metà febbraio a ottobre in pieno campo; Sud Italia da novembre a gennaio in semenzaio, da gennaio a dicembre in pieno campo. Luna indicata: calante. Come seminare: nelle apposite vaschette se per semenzaio. Preferibilmente seminare direttamente in pieno campo interrando la semenza di 1,5 cm seguendo delle linee. Successivamente verranno diradate le piantine. Quando trapiantare: le piantine dovranno avere un'altezza di  8 o 10 cm. Nord Italia da marzo a metà ottobre; Sud Italia da metà febbraio a giugno e da settembre a novembre. Clima ideale:temperato, non resiste alle gelate. Esposizione solare: pieno sole, mezz’ombra. Sesto d’impianto: 25 cm tra le piantine e 40 cm tra le file, profondità seme 1,5 cm. Se si semina più fitto le piantine avranno uno sviluppo ridotto ma comunque buona produzione. Altezza pianta: 60 cm Densità: 22 piante per mq Sostegni: non necessari. Mantenimento: tenere libere le piante dalle erbe infestanti. Potatura: si esegue allo scopo di prelevarne le foglie. Irrigazione: media; mantenere il terreno umido senza creare ristagni idrici. Rincalzatura: non necessaria. Pacciamatura: molto utile, soprattutto tra le file, con paglia, cippato. Abbinare in modo corretto Va piantato in prossimità di: carota, cavolo, fagiolo, ravanello, cipolla. Lontano da: // In un terreno in cui l'anno prima c'erano: cavolo, cetriolo, cicoria, fagiolo,indivia, lattuga, melone, pisello, ravanello, zucchino. E non in un terreno in cui l'anno prima c'era: bietola, carota, finocchio, melanzana, peperoni, pomodoro, porro, prezzemolo, spinacio. Avversità principali: marciume, mal del secco, ruggine delle foglie, vaiolatura delle foglie o cercospora bieticola. Insetti e parassiti: lumache, altica, grillo talpa, nottue, acari. Difesa:Marciume e batteriosi: estirpare le radici e bruciarle. Cercospora: eliminazione delle prime foglie colpite per limitare il propagarsi dell'infezione oppure metodo chimico a base di rame. Quando raccogliere: Nord Italia da metà marzo a metà dicembre; Sud Italia da gennaio a dicembre. Si tagliano le foglie esterne dopo circa 60 giorni, quando hanno raggiunte buone dimensioni. Si tagliano tutte insieme sopra il colletto. Poi continuano a ricacciare.