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Come si coltiva lo scalogno


Nome scientifico: Allium ascalonicum. Famiglia: Liliaceae. Terreno ideale: medio impasto, sabbioso, sciolto, drenante. pH ideale: da 6 a 7,5. Preparazione del terreno: vangatura o aratura a 15–20 cm. Concimazione: media, con compost. Quando seminare: Nord Italia da metà ottobre a marzo in pieno campo; Sud Italia das metà settembre a marzo in pieno campo. Luna indicata: calante. Come seminare: preferibilmente partendo da bulbo, profondità di 4  cm rivolgendo la punta verso l’alto. Quando trapiantare: i bulbi vanno seminati direttamente in pieno campo. Clima ideale: mite, resiste bene al freddo. Temperatura minima di germinazione: 8°C Temperatura ottimale germinazione: 12-15°C Temperatura ottimale per la crescita: 15-25°C Esposizione solare: pieno sole. Sesto d’impianto: 10 cm tra le piantine e 30 cm tra le file. Altezza pianta: 20-30 cm. Densità: 30 piante per 1 mq Sostegni: non necessari. Mantenimento: controllo delle infestanti con ripetute sarchiature. Potatura: non necessaria. Irrigazione: medio scarsa; far asciugare bene il terreno tra un’irrigazione a l’altra. Rincalzatura: facoltativa. Pacciamatura: non neccessaria.. Abbinare in modo corretto Va piantato in prossimità di: anguria, carciofo, carote, cetriolo, insalate, prezzemolo, rapa rossa, ravanelli, zucchine. Lontano da: fagiolo, pisello. In un terreno in cui l’anno prima c’erano: cicoria, insalate e carote. E non in un terreno in cui l’anno prima c’era: solanacee, barbabietole, cavoli. Lo scalogno deve attendere 3 anni per essere coltivato sulla stessa parcella. Avversità principali: peronospora, marciumi. Insetti e parassiti: mosca della cipolla. Quando raccogliere: Nord Italia da metà maggio a agosto; Sud Italia da aprile a agosto, quando lo stelo tende a seccare e a ingiallire. Si estirpano i bulbi dal terreno, aiutandosi con una forca o con una vanga, si fanno seccare al sole e poi si conservano per alcuni mesi in un luogo buio, fresco e asciutto.