L’ascensore sociale secondo Meloni

Can Meloni fill Merkel's shoes? | Al MajallaGiorgia Meloni ha una strada concezione del termine di “ascensore sociale”. Durante la sua conferenza alla Cgil, devastata due anni fa da frange di estrema destra di Forza Nuova, cui Meloni ha sempre strizzato un occhio; davanti a un uditorio che in parte è andato via intonando Bella Ciao e lasciando peluche sulle sedie in ricordo dei bambini morti nel naufragio di Cutro, la Meloni si è lasciata andare a discorsi degni di Crozza.

Dalla riforma fiscale che agevola chi guadagna meno (mentre i sui decreti vanno in direzione opposta) ai sostegni per le donne (per le quali però la premier ha già tagliato i fondi), passando per le prospettive di crescita della nazione secondo promesse da talk show, la premier ha curvato a suo piacimento le politiche più devastanti per i ceti fragili del Paese, come non si vedeva dai tempi di Matteo Renzi e del suo Jobs Act, che ha solo favorito incertezze e precariato.

Ma su un punto la Meloni ha raggiunto l’apoteosi del suo attacco ai poveri: l’abolizione del Reddito di cittadinanza con lo scopo di mettere i lavoratori contro i disoccupati, perché i primi producono, magari per un tozzo di pane a fine mese, mentre i secondi no. Per la Wonder Woman del governo, i percettori del sussidio pentastellato non usciranno dalla miseria se continueranno a prendere la “mancetta” dello Stato. Perciò il governo metterà tutti a lavorare e ripartirà l’ascensore sociale per chi è ai margini. Come intenda farlo, però, non si è capito.

Già, perché a pochi mesi dalla cancellazione del RdC non c’è traccia di corsi di formazione o di prospettive occupazionali create miracolosamente. Quindi, lasciando chi non ha niente nell’assoluta povertà, l’ascensore sociale partirà senz’altro, ma per portare migliaia di italiani negli inferi, visto che molti non hanno nemmeno le qualifiche necessarie per risalire la china e saranno costretti a farsi sfruttare per panino e una gassosa. Un modo di fare tipico di una destra che, da che mondo e mondo, ha sempre favorito i ricchi e danneggiato i poveri.

L’ascensore sociale secondo Meloniultima modifica: 2023-03-18T10:15:21+01:00da Apollion12dgl

4 thoughts on “L’ascensore sociale secondo Meloni

  1. Monterosso

    Ora ho sentito anche dalla dx, diminuire le tasse ed aumentare gli stipendi dei dipendenti. Ma quale, quelli pubblici? O tutti, compreso i lavoratori manuali. Aumentassero a chi fa una brutta vita, invece chi sta seduto dietro una scrivania. Solo lavorare in un ufficio è già un premio per moltissima gente. Abbassare quelli che hanno stipendi molto alti, compreso il mondo della televisione per esempio.

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    1. Apollion12dgl Post author

      Sembra che la maggior parte degli elettori che hanno votato Meloni siano proprio quelli che stanno seduti dietro alla scrivania di un ufficio pubblico, quelli che non fanno una beata mazza dalla mattina alla sera e che con la premier adesso potranno avere anche un aumento di stipendio.

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  2. monellaccio19

    Si sta arrampicando sugli specchi con la chiara attenzione di confondere gli auditor pubblici. Ora va a braccio e spariglia le carte in tavola. Alla resa dei conti vedremo i veri effetti e i concreti risultati. Se non cadrà prima il governo. Per me, buttare fuori Draghi in un momento molto particolare della storia mondiale, è stato un gravissimo errore. Del resto, era forse un politico Draghi?
    Buona sera.

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