La quasi perfezione…

Quando il buio dona lucentezza ai difetti
Quando la pelle è percorsa da un brivido ghiacciato
Quando le lingue degli amanti leccano le anime impaurite
E l’adrenalina della notte sveglia i sensi
Quei sensi nascosti che implorano attenzione.. Evasione.
Quando un batter di ciglia riesce a toccare il cuore
Quando il sudore inebria i corpi di passione
E la mente riesce a mutare le paure
Padroneggiano le timide sensazioni
Le emozioni fioriscono
Leggiadramente
Si sfiora la perfezione.

(Emanuele Zarba)

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In bed, a woman a man, at 10PM

 Mi piace leggere almeno una poesia al giorno, a volto cerco poesie in letterature che non conosco bene, altre  scelgo  il poeta per il momento, quello che sto vivendo.. Oggi, un giorno qualunque, di un anno qualunque, ormai sono tutti uguali, sempre più bui, sempre più tormentati, mi va di leggere un momento di quotidiano, nella vita normale di una coppia, che vive tranquillamente i suoi alti e bassi, raccontandosi i pensieri sull’onda dell’emozione. Nessuno meglio di   Bukowsky ha raccontato la vita , così com’è, con parole dolci, con parole crude, nessuno ha raccontato l’attimo così bene  tanto che ogni sua poesia  è una scena  di vita.   Leggi, poi chiudi gli occhi, e…

        Bukowski – Man and woman in bed at 10 pm

I feel like a can of sardines she said
I feel like a bandate I said
I feel like a tuna fish sandwich she said
I feel like sliced tomato I said
I feel like it’s gonna rain she said
I feel like the clock has stopped I said
I feel like the door’s unlocked she said
I feel like an elephant is gonna walk in I said
I fell like we ought to pay the rent she said
I feel like we ought to get a job I said
I feel like you ought to get job she said

I don’t feel like working I said

I feel like you don’t care for me she said
I feel like we ought to make love I said
I feel like wève been making too much love she said
I feel like we ought to make more love I said
I feel like you ought to get a job she said
I feel you ought to get a job I said

I feel like a drink she said
I feel like a whiff of whisky I said
I feel like wère going to end up on wine she said
I feel like you’re right I said
I feel like giving up she said
I feel like I need a bath I said
I feel like I need a bath too she said
I feel like you ought to bathe my back I said
I feel like you don’t love me she said
I feel like I do love you I said
I feel that thing in me she said
I feel that thing in you I said
I feel like I love you now she said
I feel like I love you more than you do me I said
I feel wonderful she said I feel like screaming
I feel like going on forever
I feel you can’t she said
I feel I said
I feel she said

 

..e i due , un uomo ed una donna, si raccontano, esprimono considerazioni di come si sentono, braccati da una vita grama, vivono, cercano di divertirsi, magari si ubriacano, per quanto riguarda il loro rapporto lo vivono così, lei si lamenta di più, noi donne siamo fatte così, gli uomini li vorremmo sempre su misura, lui  tranquillamente vive le sue emozioni, non dice tanto, ma le vuole bene… un uomo ed una donna, alle dieci di sera a letto si raccontano, lamentano  che entrambi dovrebbero lavorare, forse lo faranno, forse cercheranno un lavoro, forse…una chiacchera dopo l’altra si  trovano abbracciati nell’amore… a  vivere un momento magico.. intorno a loro sparisce tutto, esistono solo loro, il loro amore…stanno bene!!!!

 

Faccio l’amore con un fantasma… e so che sei tu!

Lenzuolo di sopra.

Piegato con cura mi sono sistemato
tra la biancheria dell’armadio

Hai tirato fuori le lenzuola del tuo letto
e mi hai messo come lenzuolo di sopra

Sei scivolata sotto il copriletto
e ti ho coperta centimetro per centimetro

Allora siamo stati spazzati  dall’uragano
e siamo caduti ansimando  nell’occhio  del ciclone

Adesso giaci bagnata di sudore
con lo sguardo perso nel cielo raso

e il lenzuolo di sopra
ancora aggrovigliato tra le gambe

Oscar Hanh

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Mi piace riconoscermi nel pensiero di qualcuno che è nella Storia, mi gratifica e mi sento molto meno piccola.

Ronald  Reagan è stato uno dei più amati presidenti degli Stati Uniti, durante la cui presidenza gli USA brillarono sulla scena mondiale sia per le scelte di politica interna, che per quelle di politica estera. Le sue biografie ci portano all’interno dei suoi discorsi, delle sue interviste ed anche delle sue personali riflessioni. Molte di queste rispecchiano benissimo anche il pensiero dell’uomo comune,per cui vi propongo qualcosa di lui, che va a giustificare molti nostri cattivi pensieri sui governanti e sul potere. Dopo tutto se le ha pensate uno che è stato dentro alle stanze dei bottoni, possiamo pensarle e dirle anche noi, no ???

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“Abbiamo creduto allora e ora: Non ci sono limiti alla crescita ed al progresso umano quando gli uomini e le donne sono liberi di seguire i propri sogni.”

“Si ritiene che la politica sia il secondo più antico mestiere del mondo. Sono arrivato a rendermi conto che è fortemente somigliante al primo.”

“Il governo è come un neonato: un canale alimentare con un grande appetito a un’estremità e nessun senso di responsabilità all’altra.”

“Amici miei, la storia è chiara: abbassare le tasse significa una maggiore libertà, e ogni volta che abbassiamo le tasse, la salute della nostra nazione migliora.”

“Il contribuente è uno che lavora per lo stato senza essere un impiegato statale.”

“L’assegno di disoccupazione è una vacanza prepagata per i fannulloni.”

“Abbi fiducia, ma verifica.”

“Le menti migliori non sono negli uffici governativi. Se ve ne fossero alcune, il mondo degli affari le assumerebbe portandosele via.”

“Le nove parole più terrificanti nella lingua inglese sono: Io sono del governo e sono qui per aiutarla.”

“Le vedute del Governo sull’economia possono essere riassunte in frasi molto brevi. Se si muove, tassalo. Se continua a muoversi, regolamentalo. E se smette di muoversi, sussidialo.

“Il debito pubblico è abbastanza grande da badare a se stesso.”

Picasso e Velasquez…dall’ammirazione alla rivisitazione.

“Se mi mettessi di buona lena a copiare Las Meninas, a un certo punto arriverei a un’interpretazione personale, dimenticando l’opera di Velázquez. Sicuramente modificherei o cambierei la luce, spostando dei personaggi. Così, poco a poco, le damigelle d’onore apparirebbero deplorevoli a un pittore che copiasse opere antiche in modo tradizionale. Non sarebbero più le figure che aveva visto sulla tela di Velázquez. Sarebbero solo le ‘mie’ Meninas “.Così scriveva Picasso ad un amico anni prima di dedicarsi alla rivisitazione di artisti del passato, che aveva sempre amato ,ed essere approdato ,dopo aver sperimentato molti stili diversi, alla quasi esasperazione del cubismo.

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È del 1950 la sua copia del Ritratto di pittore di El Greco, del 1955 la sua interpretazione delle Donne di Algeri di Eugène Delacroix. Sei anni dopo si cimentò con il primo pittore della modernità, Édouard Manet e la sua opera più rappresentativa ed enigmatica Le déjeuner sur l’herbe. Ma solo delle “meninas” creò tante riproduzioni- mentre rifece di Velasquez anche El bufòn , il giullare di corte, in una curiosissima interpretazione, dove traspare tutta per intero l’ispirazione.

Velázquez_-_El_Bufón_Calabacillas_(Museo_del_Prado,_1636-37)

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