L’oro e Dio…

 

Due maestri di filosofie orientali discutevano tra loro. Uno disse:” A mio avviso nemmeno uno su venti milioni crede in Dio .”L’altro chiese il perchè ed egli gli rispose:”Supponi che in questa stanza vi sia un ladro e che venga a conoscenza di un immenso tesoro in oro proprio nella stanza accanto, e che tra i due locali ci sia solo un sottile divisorio ; come sarà il comportamento di questo ladro?”

Rispose allora il secondo:” Certamente non riuscirebbe a dormire;il suo cervello sarebbe indaffaratissimo a pensare come riuscire a mettere le mani su quell’oro e non potrebbe pensare assolutamente a nient’altro.”
Allora il primo replicò:” Tu pensi che se un uomo dovesse credere in Dio non impazzirebbe per Lui? Se un uomo crede sinceramente che vi sia quella fonte immensa di beatitudine e che questa può essere raggiunta, non farebbe qualunque pazzia pur di arrivarci ? Guardati intorno, il mondo stesso ti risponde “

beatitudine

Dio si è dimesso…

Dio si è dimesso. Ha diramato un secco comunicato apparso nei cieli e su tutti i display dell’universo in cui ha annunciato le dimissioni. Seccato dalla brutta piega assunta dal mondo, presumo, scocciato dalle bestemmie contro di lui e dalle religioni che lo usano male, avvilito dalla presunzione d’inesistenza a cui è stato ridotto dalla ragione e dalla tecnica, il Padreterno ha deciso di lasciare il mondo al libero arbitrio. Sono sorte due scuole di pensiero per spiegare il suo apocalittico gesto. Gli uni sostengono che Dio si è dimesso perché non sopportava di vedere i bambini massacrati, i cristiani perseguitati, i popoli esodati, i migranti annegati, gli aerei abbattuti, la famiglia demolita, i sessi mutati, il malessere pubblico e privato, la disperazione diffusa, perfino il clima pervertito…La scuola opposta sostiene il contrario, che da quando Dio si è dimesso accade tutto questo, pure l’estate si è fatta trans; ma la notizia delle sue dimissioni sarebbe giunta a noi con un’ora luce di ritardo. In realtà anche prima c’erano stermini e malvagità, non è una novità. Resta il segnale che stavolta Dio non ha rilasciato tavole né dichiarazioni sul Sinai.

Dimettendosi dal mondo, Dio dimostra tre cose: 1) che non è morto, come dicevano i malpensanti, ma è solo deluso; 2) che si dimette dal mondo per dedicarsi ad altri mondi o crearne altri migliori; 3) che il mondo fa (più) schifo senza di lui.

Le dimissioni saranno respinte all’umanità, ma non all’unanimità. E purtroppo non saranno imitate. Dio ci perdoni.

MV

 

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