Questa o quella ? Per me pari sono..

 

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Sono convinta che il verbo che incute più paura oggi sia “ingrassare” insieme a tutte le parole che abbiano attinenza : ciccia, grasso, pancia, ecc. Il body shaming contro il quale si era scatenata una lotta mediatica, avvallata da personaggi famosi, che sono diventati anche influencers di moda curvy,  pare tornare se non di moda, almeno nuovamente discriminante ,in alcuni campi come la moda e il beauty in genere. Lo conferma la tendenza delle recenti sfilate di moda. Infatti, sulle passerelle sono sfilate modelle e modelli al limite dell’anoressia, volti emaciati, accentuati dal trucco, proposte di donne eleganti, ma fragili di salute. Qualcuno ha fatto eccezione, D& G proponendo tra tutte la regina del curvy e mi pare Valentino,se non sbaglio. Tutti gli altri sono tornati alle taglie piccolissime, intervistati si sono giustificati col fatto che da sempre l’alta moda sia una proposta , l’arte creativa del vestire, che da sempre non è per tutte, tanto valeva presentarla al massimo. E lo stesso vale per la pubblicità del Beauty in genere, a che servirebbe, se no, proporre prodotti e metodi che regalano gioventù e bellezza? Io spero che con questo non si torni al discrimine e al disprezzo di chi non è proprio in linea con la moda. Ogni donna è diversa, ogni donna ha la sua bellezza, che non è uguale ad un’altra, come ogni uomo, il quale, tuttavia, ha imparato da sempre a puntare su altre doti e qualità, per crearsi una personalità e soprattutto quel fare unico, fatto di mille piccole sfaccettature, che da sempre si chiama fascino. Ora è questo punto di eccellenza, al quale ogni donna dovrebbe mirare, in quest’ epoca di gender unico e paritario tanto ambito, nella normale consapevolezza della propria bellezza, qualunque sia, ricordando quell’antico proverbio sempre attuale che” Non è l’abito che fa il monaco”.