Chi ha vinto davvero le elezioni amministrative?Elezioni, come facciata, per una democrazia, che non esiste più, se non nelle parole.

 Ha davvero vinto la sinistra , con un exploit eccezionale, come scrivevano ieri  molti dei  principali quotidiani? Si è davvero consunta la destra, il populismo estinto ?  Per me ha vinto l’astensionismo, ossia il partito di chi non si riconosce più in nessuna organizzazione politica e  poi quelli, che vo terebbero volentieri centro-destra, ma sono stufi di vedere i loro voti buttati regolarmente tra quelli nulli. Gli ultimi governi sono stati tutti espressione di altro che non fosse la volontà popolare e l’andazzo mostra di non volersi fermare, se si analizzano gli intenti dei partiti al governo, volenti o nolenti, per la prossima legislatura. Vi propongo al proposito un articolo del mio giornalista preferito, vecchio di qualche anno, ma attualissimo.

Ma che fine ha fatto la destra? La risposta più immediata e un po’ subdola è: sta lì, dirimpetto alla sinistra. Già, ma la sinistra è sparita in un imprecisato altrove. Nello stesso altrove è la destra.

La sinistra è in liquidazione, anzi in liquefazione. Renzi è stato il san Gennaro della sinistra italiana: ha compiuto il miracolo di liquefarla, scioglierla come accade al sangue del santo. Forse l’ha fluidificata per consentirne poi l’espettorazione, come un catarro. Se la sinistra è passata dallo stato solido allo stato liquido, adeguandosi alla modernità liquida descritta da Zygmunt Bauman, la destra ha fatto di più, si è sublimata, passando allo stato gassoso. La destra sublime, secondo Pasolini.

In termini zodiacali, la sinistra è un segno d’acqua, la destra è un segno d’aria. La parabola chimica della destra è stata la seguente: fu pastorizzata a Fiuggi, poi fu sterilizzata da Fini, infine è stata polverizzata negli ultimi tre anni. Si è così tradotta in un pulviscolo atmosferico che si vede solo in controluce. Resta il frammento di Fratelli d’Italia, i cui corpuscoli sono leggermente più grandi e dunque più visibili, ma quell’area d’opinione in Italia è ormai da tempo allo stato gassoso.

È uno stato d’animo anche diffuso, una nube anche estesa, comunque un gas, si spera non tossico né intestinale. La destra invisibile si è ritirata tra le nuvole, come capita agli angeli, ai defunti e ai volatili d’alta quota. La destra è nell’aria.

MV