La fabrique du crétin_di Jean Paul Brighelli. Un saggio , un vademecum di salvezza per tutti coloro che non vogliono l’omologazione di stato.

 

la fabrique du cretin

 

Jean Paul Brighelli, in questo saggio ci parla del cretino, non nel senso dispregiativo ,usato per secoli ad indicare lo scemo del villaggio, colui al quale mancavano due rotelle, ignorante, portatore di quella allegria incosciente, che divertiva coloro i quali ,avendo magari anche solo due o tre anni di scuola elementare si sentivano totalmente superiori al poveretto. Ci parla della volontà politica di impoverire la scuola di tutto quello che ,fino ad un trentennio addietro, era la base della cultura di una persona, che venisse poi più o meno approfondita. Oggi lo scopo della scuola è quello di dare agli studenti una formazione professionale approfondita nell’uso , nello sviluppo e nell’applicazione delle moderne tecnologie, creare quei professionisti di cui l’età moderna abbisogna, tralasciando tutto quel contorno che faceva l’uomo di cultura. Il civis  novus  non ne ha bisogno, ci pensa e ci penserà la politica a riempire il cervello del cittadino di discorsi e dialoghi politicamente corretti e in linea sempre col potere dominante. E’ un saggio di grande ed unico interesse, uno dei tanti, che , in ogni paese stanno proliferando colla speranza di arrivare in tempo a fermare tutto questo disastro.