Dolcezza e fuoco, quando mi toccavi..ancora e per sempre ti amo.

 

Vorrei   riempire di  meraviglia i suoi occhi ,schiudere un poco le labbra e sollevare il seno al suo delicato toccarmi. Potrei raccontargli tutto il mio amore,  perchè sia stato il mio mondo,iniziato e finito con lui. Vorrei perdermi ancora in quell’intrigo di corpi, di mani che si cercavano, di bocche infuocate,la nostra foresta del sogno, dell’estasi dell’amore, tutto il nostro mondo racchiuso in quella stanza,dove ,in lui ,risplendeva tutta la nobiltà del cielo e della terra … e mi addormentavo tra le sue braccia e mi svegliavo con un bacio…la piccola scintilla , che rimaneva sempre sotto la brace e risvegliava quel fuoco che era solo nostro..

 

 

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Le labbre conoscono il senso delle parole, si cercano per dire “ti amo”..

Tra le sue braccia io vivevo emozioni , che non conoscevo, le sue mani morbide, come seta, mi accarezzavano i capelli, il volto.   I suoi occhi continuavano a sorridere, percepivo una quiete grande, una dolcezza infinita in quegli occhi, che illuminavano il buio ,il mio cuore  martellava , non riuscivo a parlare, ascoltavo la sua voce che mi diceva cose senza senso per un uomo grande, che abbracciava una  ragazza e le proponeva una storia incredibile.Incredibile per me, che non capivo perchè volesse che io lo aspettassi, che  diventassi grande perchè potesse amarmi, insegnarmi ad amare. Cercava di rassicurarmi che non era un pazzo, ma che la sua era una scelta che aveva fatto,qualche giorno prima, incrociando il mio sguardo e mi proponeva di provarci. Quell’uomo non era uno sconosciuto, frequantava  i nostri stessi luoghi, era bellissimo, corteggiatissimo, poteva avere le donne che desiderava e  mi chiedeva di mettere alla prova il mio cuore, i miei sentimenti.   Incominciò a disegnarmi le labbra, sfiorandone i contorni, sorrideva ,quel gioco divertiva entrambi.
“Le labbra.. mi piacciono non solo perchè ci regalano i baci, ma perchè distinguono il senso delle parole. Dimmi “ti odio”, provai a ripetere quelle parole ,” vedi , nel pronunciarle, non si toccano, prova ora a dire il suo contrario” . Il gioco era iniziato,”ti amo” pronunciai e su quella “o” mi appoggiò un tenero bacio.
Non avevo ancora diciassette anni, da quella sera  non ci fu nessun altro..Tra le sue braccia io vivevo emozioni , che non conoscevo, le sue mani morbide, come seta, mi accarezzavano i capelli, il volto.   I suoi occhi continuavano a sorridere, percepivo una quiete grande, una dolcezza infinita in quegli occhi, che illuminavano il buio ,il mio cuore  martellava , non riuscivo a parlare, ascoltavo la sua voce che mi diceva cose senza senso per un uomo grande, che abbracciava una  ragazza e le proponeva una storia incredibile.Incredibile per me, che non capivo perchè volesse che io lo aspettassi, che  diventassi grande perchè potesse amarmi, insegnarmi ad amare. Cercava di rassicurarmi che non era un pazzo, ma che la sua era una scelta che aveva fatto,qualche giorno prima, incrociando il mio sguardo e mi proponeva di provarci. Quell’uomo non era uno sconosciuto, frequantava  i nostri stessi luoghi, era bellissimo, corteggiatissimo, poteva avere le donne che desiderava e  mi chiedeva di mettere alla prova il mio cuore, i miei sentimenti.   Incominciò a disegnarmi le labbra, sfiorandone i contorni, sorrideva ,quel gioco divertiva entrambi.
“Le labbra.. mi piacciono non solo perchè ci regalano i baci, ma perchè distinguono il senso delle parole. Dimmi “ti odio”, provai a ripetere quelle parole ,” vedi , nel pronunciarle, non si toccano, prova ora a dire il suo contrario” . Il gioco era iniziato,”ti amo” pronunciai e su quella “o” mi appoggiò un tenero bacio.
Non avevo ancora diciassette anni, da quella sera  non ci fu nessun altro..

.indexu

 

 

Non ci si abitua mai…

 

Può essere lontano da me
ma niente più me lo porterà via.
Nessuno potrà prendersi i miei ricordi,
la sua risata che mi risuona nelle orecchie,
il suo sorriso dolce e intrigante ,
l’immagine  che appare velocemente nella mia mente
e il calore della sua mano che prende la mia,
le sue braccia che mi  stringono fino a togliermi il respiro
.Niente e nessuno più come lui.
Non ci si abitua all’assenza delle persone che si amano.
Si impara a sopravvivere, ma è un’altra cosa.

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