Apologia del denaro…

Lo pratica dello sport contribuisce a definire il nostro stile di vita per molteplici fattori :il mantenimento e miglioramento dello stato di salute, la necessaria distrazione dalla vita quotidiana, mantenersi in linea, la competizione, lo svago, la passione e il divertimento sono solo alcune delle motivazioni che spingono l’uomo verso lo sport. Ma lo sport è anche fucina di quei valori che determinano le nostre azioni in ogni ambito della vita insieme a quelli che ci trasmette l’educazione famigliare e scolastica.
I principali valori educativi che derivano dalla pratica sportiva riguardano:
Rispetto -Collaborazione-Risultato-Integrazione e Appartenenza -Competizione-Emozione
Disciplina e Costanza-Impegno e Sacrificio-Motivazione -Autostima-Etica.
La cultura greca attribuiva una grande importanza allo sport, importanza di gran lunga superiore a quella della nostra epoca. Lo sport era incoraggiato non solo per la fisicità, ma anche per temprare i giovani e dar loro la forza di sostenere le contrarietà della vita.
Insomma, forza del corpo e forza dello spirito. Oggi, quando lo sport può essere praticato in molti luoghi, dalle palestre agli stadi, ai palazzetti sportivi, dove si hanno dietisti e nutrizionisti pronti a fornire diete dedicate, integratori di forza, trainer qualificati, lo sviluppo etico e intellettuale non è più collegato allo sport. Assistiamo quindi allo sport come ambito mestiere per chiunque, con qualche talento specifico relativo all’attività praticata. Vediamo ragazzini appassionati e anche molti assillati dalle ambizioni dei genitori finire le loro giornate senza forze e voglia di dedicarsi agli studi, che, paragonati allo sport, diventano sempre meno appetibili come realizzazione di vita. Le Competizioni mondiali di ogni disciplina sono una fonte ineguagliabile di reddito, per chiunque riesca a partecipare, parlo già di campioni strapagati con cifre da capogiro per i comuni mortali-Nello sport si investono miliardi e miliardi dovunque, in onore al dio denaro che riesce spesso a moltiplicare  gli investimenti, anche i più strani. A giorni si apriranno i mondiali  di calcio più unici della storia. Il Qatar, stato organizzatore, membro degli Emirati arabi, è un paese islamico integralista, tra i più lontani dal mondo dello sport, eppure ha investito cifre senza senso per avere nel suo paese questa competizione. Pertanto i giochi si fanno a fine autunno, dopo aver interrotto tutti i campionati del mondo, si sono costruiti stadi avveniristici dove i calciatori potranno sfidarsi con temperature artificiali in un paese dove il caldo è al limite della sopportazione. Tuttavia lusso e comodità non mancheranno a chi sarà spettatore, saranno offerte pure suite matrimoniali negli stadi dove potere assistere alle partite nella massima libertà consentita dalle leggi locali, che sono rigidissime per quanto concerne molti diritti acquisiti , dovunque o quasi, in molti paesi del mondo occidentali. Si parla di questi mondiali come dell’evento del secolo, non riesco ad immaginare quanta potrà essere la partecipazione in presenza; pare che l’emiro paghi i suoi cittadini affinchè partecipino. Negli anni passati si sono viste defezioni di partecipanti, di spettatori un po’ dovunque, defezioni come protesta contro violazioni dei diritti civili, ma in questo caso nessuno ha parlato di questo. Per costruire tutto il necessario allo spettacolo, in questi anni sono morte 6000 persone, per fatica, caldo e malattie, emigrati pagati quattro soldi e costretti ad una vita miseranda  affinchè il mondo potesse vedere quello che il Denaro può. Qualcuno parlotta, nessuno pensa di intervenire a livello mondiale per mettere in riga un paese che non rispetta la vita degli uomini, che calpesta i diritti di liberta di ognuno in ogni campo, tutto tace, solo qualche bisbiglio. Se c’è qualcosa da evitare, da boicottare, questo mondiale sarebbe perfetto. Ma…ma…quanti ma prima di non inchinarsi al petrolio e alla montagna di miliardi di costoro. Il denaro è capace di uccidere anche quel briciolo di etica intellettuale, che rimane nei paesi dell’Occidente. O forse anche per questa siamo ai molti distinguo.

Qatar