Melania Trump e la piccola truffa del Nft…

di Riccardo Luna da It

 

Alla fine di dicembre anche Melania Trump ha annunciato di voler entrare nel mondo degli Nft, i Non Fungible Token, che in questo momento stanno andando fortissimo fra i collezionisti di oggetti digitali. E così l’ex first lady della Casa Bianca ha messo in vendita i primi esemplari di una serie chiamata Head of State Collection, aperta dalla versione digitale di un acquerello dei suoi bellissimi occhi blu.

“Sono orgogliosa di questo progetto che sosterrà le mie iniziative per aiutare i bambini”, ha detto la Trump e l’asta online è partita. Prezzo di partenza 175 dollari, prezzo finale 185 mila dollari. Ma quello che accade nel mondo degli Nft, ogni transazione, avviene su un registro pubblico immodificabile che tutti possono consultare e così è stato facile scoprire che il vincitore dell’asta del primo Nft di Melania Trump è stata Melania Trump. Ovvero il portafoglio del profilo che ha creato quell’opera digitale ha trasferito ad un altro portafoglio una somma che poi è stata trasferita ad un terzo che con quei soldi ha piazzato l’offerta vincente. Il meccanismo anche nelle aste fisiche non è nuovo. Ma volendo è simile a quello che capita in certi mercatini dove trovi quei tipi che ti chiedono di indovinare sotto quale coperchio ci sono i soldi e c’è sempre un compare che scommette e vince per dimostrare quanto è facile, poi ci provi tu e perdi tutto. Una truffa vecchia come il mondo che il digitale sta soltanto replicando. In questo momento nel settore degli Nft casi analoghi ma con nomi meno celebri dell’ex prima donna degli Stati Uniti si stanno moltiplicando. Spesso le valutazioni astronomiche che vediamo sono gonfiate semplicemente trasferendo (riciclando?) gli stessi soldi fra due conti della stessa persona. E’ un peccato, perché ci sono anche tanti artisti che in buona fede si stanno avvicinando ad un settore che potrebbe avere un senso. Serve qualche regola, nel frattempo muovetevi con cautela.

 

occhi melania