Pace non trovo…

Poeta, intellettuale, viaggiatore: in Francesco Petrarca troviamo l’animo europeo ante litteram. Il suo Canzoniere è uno scrigno di versi preziosi, ma questo sonetto riesce a trasmetterci subito il brivido della passione amorosa, quando questa ci travolge ed è più forte di ogni nostro sforzo e uccide la volontà di dire no.
Pace non trovo et non ò da far guerra è l’incipit del sonetto CXXXIV del Canzoniere . Esso rappresenta una riflessione relativa al dissidio interiore del poeta causato da Amore . Il poeta ce la racconta attraverso una serie di affermazioni paradossali e contraddittorie dove già il primo verso esprime questa condizione di incertezza: il poeta non trova la propria pace interiore, ma non ha mezzi per fare alcuna guerra.
Petrarca esprime direttamente alla donna amata, Laura, le ambiguità alle quali la passione l’ha costretto e per le quali non trova rimedio. E’ un meraviglioso canto d’amore, il perdersi consapevole nell’altro.

Pace non trovo, et non ò da far guerra,
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
et volo sopra ‘l cielo, et giaccio in terra;
et nulla stringo, et tutto ‘l mondo abbraccio.
Tal m’à in pregion, che non m’apre né serra,
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
et non m’ancide Amore, et non mi sferra;
né mi vuol vivo, né mi trae d’impaccio.
Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;
et bramo di perir, et cheggio aita;
et ò in odio me stesso, et amo altrui.
Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte et vita:
in questo stato son, donna, per voi.

 

rosarossa2