Lockdown n. 3 – Filosofi dal sconfinamento

Tra politici che non si lasciano sfuggire, neanche durante l’epidemia, l’occasione per fare campagna elettorale: uno con profezie alla Nostradamus, l’altro recitando in tv l’Eterno riposo, ci vengono inimages soccorso, durante il lockdown, le parole della filosofa e psicoanalista Julia Kristeva. Da lei viene uno sguardo lucido e impietoso sull’attuale situazione dell’umanità globalizzata. Tre sono le caratteristiche dell’uomo, scopertosi fragile e vulnerabile nella “guerra virale” in corso: “Solitudine, intolleranza ai limiti, rimozione della mortalità”, dice la filosofa a “La Lettura”. Nell'”esaltazione iperconnessa”, viviamo infatti “un isolamento davanti agli schermi che non ha abolito la solitudine, ma l’ha incistata nei social media, l’ha compressa nei messaggi e nei dati”.  Si tratta dell’aspetto forse più negativo delle odierne modalità di comunicazione attraverso i new media. Se avevamo rimosso l’idea dei limiti umani ed il pensiero della morte, che interferivano sulle magnifiche sorti e progressive, a guidare esistenze appiattite esclusivamente sul presente, oggi, nel confinamento anti-virus, tutto torna su. Stiamo riscoprendo i pensieri più profondi, come in una mega seduta psicoanalitica virtuale.

Lockdown n. 3 – Filosofi dal sconfinamentoultima modifica: 2020-03-31T08:51:45+02:00da carlopicone1960