Sulla cancellazione delle feste

Strana quest’estate avellinese. Già ci siamo occupati della drastica decisione presa dall’amministrazione comunale di non organizzare alcun evento, con l’aggravante però delle luminarie, confermate in alcune zone della città, a causa del rischio covid, ritornato ad essere reale per la presenza di alcuni cluster nell’entroterra provinciale.

Una scelta che lascia piuttosto interdetti, viste le recenti promesse di festa del sindaco Enjoy. E ancor di più se all’interno dello stesso hinterland avellinese qualcosa si muove in termini di spettacoli ed intrattenimento. Prova ne è stata la “visionaria” iniziativa dell'”Alba” a Sant’Angelo a Scala: una manifestazione suggestiva tra musica, storytelling, animazione, tutta in rigoroso distanziamento e, alla fine, riuscitissima. Eppure, in città, c’è stata la dimostrazione di come, sfruttando spazi all’aperto, si possa svolgere la presentazione di un libro e l’incontro con l’autore, facendo respirare un po’ di cultura, sebbene a numero chiuso, come nel caso dell’ultimo giallo di Franco Festa, alla cittadinanza assetata di eventi.

Piuttosto di cercare vie alternative, l’amministrazione comunale ha pensato bene di fermare tutto. Malgrado non avesse pianificato alcun cartellone da cancellare. Mentre sia a Salerno che a Benevento vanno in scena festival di cinema o musica classica, senza citare gli appuntamenti in programma a Napoli e Caserta. In questo, Avellino si conferma la cenerentola in campo culturale.

E allora l’impressione è che qui qualcosa non funzioni come dovrebbe. Evitare gli assembramenti è sacrosanto, oltre che ragionevole e prudente, dinanzi a eventuali recrudescenze di contagi, ma poi ritrovarsi per il Corso principale intasato di persone poco distanti, coi bar e le pizzerie tutte piene, i tavolini all’aperto presi d’assalto senza alcuna protezione anti-covid, sembra essere la stessa cosa di mettere su qualche spettacolo per la popolazione. Anzi avrebbe garantito maggiore sicurezza, applicando le norme.

In più c’è da considerare il gran numero di avellinesi che quest’anno non potranno andare in vacanza.

A questo punto, c’è poco da dire. O i nostri amministratori sono al corrente di dati a noi sconosciuti, magari le casse comunali mestamente vuote, nell’imminente minaccia del coronavirus (la temuta seconda ondata); oppure, di fronte alla riapertura delle attività sociali, pur concessa dal governo nazionale, hanno utilizzato il rischio epidemia per rinviare tutto a quando si tornerà alla normalità (per ora, proprio no).

Di certo, hanno mostrato una scarsa capacità di adattamento alle procedure imposte dalla pandemia. Lasciare l’estate completamente ai bar e pizzerie con tavolini all’aperto, comunque, non è da una città capoluogo di provincia.

Quello che è mancato è stata la giusta programmazione. Dopo la Summer Fest edizione 2019 ed i suoi presunti successi di pubblico, pur avendo a disposizione altri 400 mila euro – almeno a sentire l’assessore Luongo -, il Comune non è stato in grado di allestire alcun evento, malgrado l’emergenza sanitaria fosse iniziata a fine febbraio.

In altre città più o meno importanti di Avellino, nella necessaria riduzione degli appuntamenti in pubblico, per impedire assembramenti e contatti a rischio, qualche cosa si è salvato rigorosamente all’aperto e a distanza di sicurezza. Poco ma meglio di niente.

Aggiungete poi lo stop alle sagre e alle feste patronali, la situazione in Irpinia è abbastanza triste. C’è sempre però la possibilità di darsi al trekking, alla scoperta della bellezza dei nostri borghi e dei paesaggi mozzafiato del nostro entroterra. L’Alta Irpinia, innanzitutto, è uno scrigno di risorse non ancora a pieno valorizzate, con le sue oasi naturali, i bacini, le cascate, i torrenti, le montagne da esplorare con l’opportuna guida di esperti del territorio. Non importa se a numero limitato.

È questa l’ultima chance per soddisfare la voglia di vacanze che covid o no è sempre diffusa di questi tempi.Unknown-1

Sulla cancellazione delle festeultima modifica: 2020-07-26T13:12:43+02:00da carlopicone1960