aggiungiamo una piccola osservazione a quanto detto di recente sulle prospettive future del medio oriente  al (tragico) termine delle primavere arabe.

pensate che chi ha aiutato e fomentato le primavere arabe non veda l’ora che i popoli si mettano in fila davanti alle urne per eleggere democraticamente i propri rappresentanti?

illusione: l’occidente non ne può più e non vede l’ora di chiudere il capitolo medio oriente, al massimo rassegnato a tenersi il conflitto israelo/palestinese, tanto ci ha fatto l’abitudine.

l’occidente ha solo voglia di vedere al potere qualcuno che non gli dia problemi.

dell’egitto si è già detto: un dittatore c’è già. ha richiuso le frontiere egitto/gaza, appena socchiuse dai fratelli mussulmani nella loro breve stagione al potere, e ciò è sufficiente per sopportarne la deriva dittatoriale e sanguinosamente antidemocratica.

anche l’italia, direttamente colpita dal caso regeni, si è limitata ad alzare la voce a botta calda ma poi ha delegato all’autorità giudiziaria ogni iniziativa, ovviamente ben stretta nei limiti degli accordi bilaterali già in vigore, senza nulla aggiungere in termini di pressione politica e/o economica.

della turchia già sappiamo tutto: una dittatura bella e buona che ancora qualcuno vorrebbe vedere dentro l’unione europea. che c’entra la turchia con l’europa? niente ma tant’è.

se la tengono stretta perché una dittatura dal pugno di ferro, membro della nato ed esercito pronto a scendere nei campi di battaglia da cui l’occidente preferisce tenersi fuori o sorvolare dall’alto con droni e bombardieri, fa comodo nell’ottica della normalizzazione del medio oriente.

di primavere arabe, e di democrazia, non ne parla più nessuno.

l’occidente è rassegnata al ritorno di dittatori proprio nei luoghi da cui pretese di cacciarli. questa è l’unica alternativa ad una guerra infinita, ora che i vecchi despoti sono stati messi alla porta.

del capitolo russia diciamo solo che sul tavolo di pace post isis ci sarà, direttamente e indirettamente attraverso assad. il riavvicinamento con la turchia appare invece meno rilevante essendo stato usato dalla turchia solo per alzare il prezzo della propria “amicizia” verso l’occidente.