Ombre tra le righe

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Ombre tra le righe

Nel silenzio delle parole, tra le righe sbiadite del quotidiano, si nasconde un mondo segreto, un intreccio di sogni e pensieri.

Le ombre danzano sulla carta, come foglie al vento, e si fondono in versi, in frasi sussurrate dal cuore.

Un pennarello nero traccia confini, delimitando il confine tra luce e oscurità, tra ciò che è detto e ciò che è taciuto, tra la realtà e l’immaginazione.

E così, tra le parole cancellate, nasce una poesia nascosta, un frammento di bellezza che solo chi sa guardare oltre può vedere.

Le righe diventano sentieri, le parole si trasformano in stelle, e nel buio delle ombre, scopriamo la magia di un mondo segreto.

Ombre tra le righe, dove ogni punto e virgola nasconde un universo intero, e ogni silenzio è un grido di libertà.

Così, armati di matite e pennarelli, noi poeti delle ombre, continuiamo a cercare, a svelare la bellezza nascosta, tra le righe di un mondo che aspetta di essere scoperto12.


Nota: Questo racconto poesia è ispirato alla tecnica della “blackout poetry” o “found poetry”, in cui si crea una poesia cancellando parole da una pagina già scritta, lasciando solo quelle che compongono il nuovo testo. Le ombre tra le righe rappresentano il mistero e la bellezza che si celano nelle parole e nei silenzi.©

 

 

 

 

 

 

 

Ombre tra le righeultima modifica: 2024-05-31T13:53:57+02:00da ilcorrierediroma

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