Scivola sulla guancia
lenta e salata.
La lacrima riflette
il suono della porta
di un ascensore che si chiude.
© Il passo
Attesa
Un ascensore che parte ed un cuore che resta davanti ad una porta.
Una lacrima ed un’ altra… e ancora, si specchiano nel loro danzare tra le ciglia, sullo specchio di una cabina che scende; ma le mie braccia sono vuote.
Stringono solo un ricordo ormai lontano e sono passi senza impronte i miei, che ripercorrono ogni minuto accanto a te. Passi che non hanno suono, non più.
Sapresti riconoscere il nome di ogni passo?
Io si… conosco il nome di ogni mio e nel pronunciarlo… mi avvicino a casa, ci entro e ti cerco.
Casa… non di tetto, pareti, finestre, balconi, Casa fatta di amore e lì ti attendo… Dondolandomi su di una sedia mossa dallo scandire del tempo. Arriverai quando in giardino fiorirà la neve e sui rami, sarà maturo il ghiaccio.
Ne riempirò bicchieri di freddo e davanti al fuoco disseteremo il cuore e l’anima… che adesso bruciano e… brucia.
©L’ incanto
ciao, scusate il ritardo…buon anno
Rispondo io per tutti e due. Sei sempre tanto gentile e i tuoi auguri ci giungono molto graditi. Ricambiamo di cuore.
Evelina
ciaooo!
sono ancora in tempo per gli auguri ?
ma si’, sino al sei gennaio siamo in linea.
AUGURI di Buon Anno nuovo!
A presto
Sempre a tempo per auguri graditi, anche se ricambio il 7.
ciao, a volte l’ascensore si blocca, allora l’imprevisto accade, anche così nella vita, si inciampa in un “divergente”, magari ci conduce per nuove traiettorie
Come non darti ragione? In questo caso però, l’ascensore é proprio quello … preso dopo un abbraccio e qualche lacrima, sussurrando ” tornerò presto”
Grazie per la tua presenza
ciao, un passaggio per un saluto e…buon week end
V’è sempre un ascensore in ogni spazio vitale, è il luogo dove il pensiero si sofferma e lievita per un tempo limitato, in quel frangente sembra che la sintesi si possa avverare della giornata o del momento trascorso, così sospesi prima di affrontare la realtà al piano…Ottavio
Poi si scende, si esce dall’ascensore, le porte si chiudono alle spalle.Ti ringrazio e benvenuto
mi sento come quando uscì il video di Beyoncé in ascensore.
Per colpa tua sono andato a cercare il video…
Non l’ ho capita … Ad ogni modo GRAZIE per il tempo dedicatoci.
Evelina
mi trovo d’accordo in toto con Lisa, che si sa, ha un animo spiccatamente sensibile. Ed io la seguo a distanza, simil a lei ma irraggiungibile. Bellissima e struggente la poesia.
– trovo la frase ” Ne riempirò bicchieri di freddo” un po stonata o forse non l’ho capita. Sarebbe :Ne riempirò di bicchieri di freddo, oppure :Ne riempirò di freddo (mille) bicchieri .
Grazie di questo bellissimo post.
A presto
Comincio ringraziando per l’ attenta lettura, entrambe le ipotesi sono calzanti, cercherò di rendere più comprensibile quel passaggio in questo modo. “Ne riempirò bicchieri di (quel) freddo.
Veramente grazie
Ammetto che a me invece piace così com’è. Nel leggere la tua poesia un brivido mi ha percorso, ma non di freddo.
Certamente, la mia era un’opinione. Giusto che chi l’ha scritta lasci ciò che il suo animo ha dettato. Felice che mi avete letto. (senza mandarmi a quel paese ah ah ah).
A presto. Ezio
Nonostante leggo di neve e ghiaccio, io sento tanto, tantissimo calore. E tutto questo fa bene al cuore 🙂 Grazie Il Passo e L’Incanto :*
Grazie a te Lisa, hai perfettamente colto lo spirito di questo spazio.
Grazie a te Lisa, per esserti fermata senza “temere” freddo e gelo. -_*
Evelina.
Tornerò accompagnato dall’inverno e camminerò tra fiori di cristallo. Mi siederò vicino a te davanti al fuoco, pallido e tiepido, con te accanto.
Tornerò e … non mi mossi mai. Restano, nella casa fatta d’amore, il cuore e l’anima. Chi si allontana porta con se solo il corpo.