L’ossessione per il suo cellulare peggiora sempre di più, messaggi con cuoricini, pranzi con Marco, la necessità che io vada in palestra in pausa pranzo per lasciarli soli, la mancata libertà di tornare a casa quando voglio, segreti e segreti..
Così mentre io mi arrovello per capire, perché comunque lo sento distante, lontano, e la situazione non mi è chiara, non mi piace.. ma mi fido di lui, mi sono sempre fidata. Gli parlo, gli dico che non voglio che si trovi con Samanta a casa nostra, se vuole parlare con lei possono tranquillamente farlo fuori, non mi piace che lei vada a casa quando sono soli, io sono a lavorare e NON MI PIACE. Poi chiedo a lui di RISPETTARMI, sono ancora sua moglie e non mi piace essere presa in giro, ho una sensazione che non mi piace e così gliene parlo apertamente, sperando che lui rinsavisca. Mi chiede da quanto tempo ho questa sensazione ed io gli rispondo che la sento da qualche mese (eravamo a settembre 2016) poi mentre parliamo gli arriva un messaggio da Marco e lui mi dice che aveva in programma di prendere un caffè con Samanta, ma invece dovrà rimandare perché viene Marco, e a me questa situazione puzza sempre di più…
Penso e ripenso, nei suoi occhi non vedo sincerità, i suoi atteggiamenti sono sempre più sfuggenti… la voce di Samanta che gli manda un messaggio vocale che dice “Ti voglio bene” e lui che ogni tanto se lo riascolta.
La scenata che lui mi ha fatto per “proteggerla” anche se in realtà ha voluto farmi credere che io ero pessima e che lui volesse proteggere me quando scrissi un commento al post di lei in cui riprendeva una scena del film “Vi presento Joe Black” nella quale Bill il padre di Susan le dice:
“… non un’ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione. Questo rapporto ha la stessa passione di una coppia di nibbi reali. Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu… canti con rapimento e danzi come un derviscio… Abbi una felicità delirante o almeno non respingerla… L’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico buttati a capofitto trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? beh, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso viver se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente.. beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto”
io ho scritto che Gabriele me l’aveva dedicata quando mi corteggiava (come per dirle: guarda che è una tattica usata anche con me, non credere di essere la prima..) e lui si è arrabbiato dicendomi che lei era in lacrime, che si sentiva accusata, che io non avevo capito niente e che questa scenata di gelosia potevo evitarla.. mi ha accusata mentre c’era nostra figlia sul letto insieme a me, facendomi passare per una demente, per un’incapace di qualsiasi rapporto umano, un’anafettiva, una persona spregevole…
ed io penso, ripenso, il mio cervello inizia a mettere insieme pezzi di puzzle, frasi, momenti, sguardi, parole, gesti, ma il cuore ancora si vuole fidare, vuole credere a MIO MARITO, vuole credere alla storia di Marco, vuol dire che tutte le storie che mi aveva raccontato erano vere, si era materializzato qualcuno, quindi era vero e non menzogne.
Ma una notte, mentre dormo il cervello ha il sopravvento sul cuore. Capisce che Marco non esiste: i capelli lunghi e neri erano di Samanta, le penne lisce (che io CRETINA compravo) all’olio e parmigiano erano per Samanta, le bustine di miele monodose (che io CRETINA ricompravo) erano per il caffè di Samanta, lo spumante era per brindare con Samanta, e che quando lui era andato a Chianciano Terme (con il Sensei, disse lui, e con Marco, disse lui) ci era andato con Samanta – MA CRETINO CHE NON SEI ALTRO! SEI VERAMENTE PESSIMO, SEI UN ESSERE IMMONDO, SEI VERAMENTE UN IDIOTA, DI TUTTI I FINE SETTIMANA DOVEVI MANCARE PROPRIO IN QUELLO DELLA FESTA DEL PAPA’. STRONZO CHE NON SEI ALTRO! NON SOLO HAI TRADITO ME, MA HAI “VENDUTO” ANCHE TUA FIGLIA CHE TI ADORAVA… NON MERITI NULLA, VERME!
Così mi sveglio angosciata e mentre piango gli dico che ho capito tutto, che ho messo insieme i pezzi e ho scoperto che mi sta tradendo e lui, come scusa (perché o accusa attaccando o si scusa attaccando) risponde che io lo avevo abbandonato, che il nostro matrimonio ormai era finito, che io non ero presente, Lei invece sì, la zoccola… che lui non mi amava più
Avrei voluto buttarlo fuori di casa, ma non mi potevo permettere di perdere la testa. Dovevo essere lucida e fare le cose a modo nel rispetto di nostra figlia. Il giorno dopo saremo partiti per l’Isola d’Elba e mia figlia era al settimo cielo. Io tremavo come una foglia, e per di più dovevo far finta di niente per salvare l’apparenza e fare questi 3 giorni di vacanza (dopo 10 anni che non si andava in vacanza – perché lui non ne aveva voglia)
Mi mancava il respiro, avevo il batticuore, la testa annebbiata, il respiro affannoso ed un costante senso di obnubilamento. Passiamo questi 3 giorni cercando di mantenere l’apparenza, ma io ho il cuore spezzato, fatto a pezzi e soprattutto calpestato dal bastardo. Lui continua a messaggiarsi con lei e a sentirsi, anche se si era ripromesso di troncare la storia. Ma mi dice che non ce la fa a non sentirla, era diventata un’abitudine, si scrivevano di continuo, ogni attimo della giornata… Ricordo anche che una volta dissi a lui: “Ma lei non deve preparare il pranzo? Ha tutto questo tempo per poter stare a scrivere e chattare con te all’ora di pranzo? Ah, già lei è un’insegnante” e lui mi trattò male, strano, negli ultimi tempi era l’unico suo modo di trattarmi… MALE! dicendomi che Lei aveva studiato per diventare insegnante, che Lei sapeva cosa voleva fare nella vita e c’è riuscita, io, invece, cosa volevo dalla vita? STRONZO!
Al ritorno dal week end all’Elba c’erano anche i miei genitori che erano venuti a trovarmi ed ho dovuto dire loro che eravamo in crisi, senza però dire che lui mi aveva tradito ed ogni volta che me lo hanno chiesto ho negato con tutte le mie forze per evitare di peggiorare ulteriormente la situazione, forse avrei dovuto dire la verità e fargli assumere le sue responsabilità, invece no, io l’ho sempre difeso! Brava Cogliona!
Lui era talmente preso da lei che nemmeno mangiava più, pensava a lei, non dormiva, non faceva altro che ripetermi le mie mancanze… invece lei era perfetta, era la sua anima affine, con lei poteva parlare di poesia, di testi di canzoni, io ero sempre più assente (ci credo, lui non ha mai mosso un dito in casa e chi si doveva occupare di tutto, compreso lavorare 8 ore e fare la mamma, domestica, contabile di casa, ecc? IO, quella che ero “assente” quella che gli aveva chiesto aiuto, avevo chiesto di aiutarmi, che non ce la facevo da sola a fare tutto, e lui mi rispondeva che nella vita c’erano cose più importanti, tipo chattare tutto il tempo, stare sul divano o al computer… Povera Cogliona!)
Provano a troncare ma non ci riescono, poi lui mi dice di essere innamorato di lei… ed io sono quasi pronta a perderlo, se si amano così tanto, sono cose che possono succedere, ti innamori di un’altra persona che ti fa stare bene e ti separi dalla moglie. In fondo lei gli aveva detto che lui l’aveva fatta sentire così bene, come nessuno mai nella vita, che lui le era stato vicino in così pochi mesi che nemmeno Riccardo il suo compagno l’aveva compresa così bene. Io continuavo a ripetere “E’ facile innamorarsi di te, difficile è starci con te, tutti i giorni!”