appartenenza

casualmente  ho letto stamattina che ricorre,in questi primi giorni di primavera,l’ottantottesimo anno di Alda Merini, quella che potrebbe senza dubbio alcuno definirsi la poetessa dell’amore,di un amore intellettuale,esclusivo,totale :

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non sapevo quasi nulla di questa donna,non avevo mai letto nessuna delle sue poesie..mi ” introdusse” a lei,per così dire una donna,conosciuta casualmente in chat,e mi venne la curiosità di approfondire e documentarmi sulla sua poetica,il suo genio;

respirai immediatamente un’aria particolare,difficile da dire a parole,sentita respirare dentro di me con un sentimento contrastante;

dissi tra me e me : ” sembra la descrizione di un amore etereo,molto leggero,sganciato dalla pesantezza della materia,quasi mistico..santificato appunto e descritto in quell’espressione sopra riportata : ” appartenere a qualcuno ,significa entrare con la propria idea,nell’idea di lui o di lei..e farne un sospiro di felicità ..

mi colpirono poi queste parole :

 

 

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un dolore che sembra trasudare perfino dalle parole,un dolore però accettato e sublimato dentro la coscienza,un sentimento che non ha più nulla di gesticolante..la rabbia e la disperazione vengono così universalizzate,in una dimensione ideale,all’interno della quale vengono capite e superate..trasfigurate in poesia.

e quindi..questa sensibilità particolare,stretta tra terra e cielo..riconosce che …

” la sensibilità non è donna..la sensibilità è umana..quando la trovi in un uomo,diventa poesia..” ….

ed ovviamente che.. : ” è necessario che una donna lasci un segno di sé ,della propria anima,ad un uomo..perché a fare l’amore,siamo brave tutte.”