Eric Clapton: «Non suono nei club dove sarà obbligatoria la vaccinazione. Disastrosa la mia esperienza con Astra Zeneca»

Eric Clapton rifiuterà di suonare nei locali dove è richiesta la vaccinazione anti-Covid. Anche a costo di far saltare più di un concerto del tour mondiale di cui due date, by the way, sono previste anche in Italia (Milano e Bologna).

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Lo ha dichiarato il pluricelebrato chitarrista – slow hand, per il suo unico stile di esecuzione – spiegando: «In seguito all’annuncio del primo ministro Boris Johnson, di lunedì 19 luglio (obbligo di green pass per assistere a eventi e concerti, ndr), il mio onore mi obbliga a fare un annuncio a mia volta: non suonerò mai su alcun palco alla presenza di una platea discriminata. Se non sarà possibile a tutti poter assistere al concerto, mi riservo la possibilità di poter cancellare lo show».

L’autore della canzone-inno “Cocaine” – che come molti artisti della sua generazione ha avuto lunghe dipendenze da sostanze – ha motivato la sua netta presa di posizione dichiarando di aver avuto “un’esperienza disastrosa” con il vaccino AstraZeneca.

L’artista inglese – che con la soubrette e personaggio mediatico Lory Del Santo ha avuto un figlio, Conor, morto tragicamente a 4 anni nel 1991 – assume così una posizione opposta a quella di Bruce Springsteen che per le sue prossime performance a Broadway richiederà un pubblico completamente vaccinato.

Eric Clapton: «Non suono nei club dove sarà obbligatoria la vaccinazione. Disastrosa la mia esperienza con Astra Zeneca»ultima modifica: 2021-07-22T18:41:20+02:00da manuela_man27