Fabrizio Corona esce dal carcere di Monza: sì del tribunale ai domiciliari. Lui esulta sui social

Fabrizio Corona lascia il carcere di Monza e torna ai domiciliari. Lo conferma il suo legale Ivano Chiesa. Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta dei difensori di sospendere il provvedimento con cui a marzo scorso era tornato in carcere, in attesa della decisione della Cassazione sul tema. La questioni sollevate dalla difesa sullo stato di salute dell’ex fotografo, che necessita di cure, sono state accolte e Corona è così tornato a casa.

Sui social di Fabrizio Corona è subito esultanza: in una stories si vede mamma Gabriella felice in cucina che aspetta l’arrivo del figlio. «Adesso arriva, tra un po’ arriva» dice mamma Gabriella mentre parla al telefono e prepara il pranzo al figlio Fabrizio.

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Il Tribunale di Sorveglianza di Milano l’11 marzo scorso aveva revocato, per una serie di violazioni delle prescrizioni, il differimento pena in detenzione domiciliare che era stato concesso nel dicembre 2019 a Corona per una patologia psichiatrica di cui soffre. Decisione che era stata duramente contestata sia dall’ex agente fotografico, che si era ferito ad un braccio, aveva rotto il vetro di un’ambulanza ed era finito in ospedale in psichiatria per oltre 10 giorni, sia dalla sua difesa.

Tra l’altro Fabrizio Corona per giorni, prima in ospedale e poi in carcere, ha portato avanti uno sciopero della fame. Ora i giudici (un altro collegio della Sorveglianza), però, spiegano che il provvedimento di marzo non è adeguatamente motivato e per questo hanno deciso di sospendere lo stop al differimento pena in attesa che sul merito si pronunci la Cassazione. Nel nuovo provvedimento, a quanto risulta, i giudici fanno riferimento anche ai gesti autolesionistici messi in atto dall’ex ‘re dei paparazzì nelle ultime settimane, oltre che alle relazioni degli esperti già agli atti e che avevano messo in luce la necessità che Corona proseguisse nel percorso di cure fuori dal carcere. La sospensiva, tra l’altro, è stata disposta anche tenendo conto dei recenti atti di autolesionismo dell’ex agente fotografico.

La Sorveglianza, inoltre, fa notare che non era stata valutata la richiesta della difesa di una perizia sulla compatibilità di Corona con la detenzione in carcere. E sempre i giudici chiariscono, in sostanza, che le esigenze di tutela della salute devono prevalere nella fase di esecuzione della pena.

Nei giorni scorsi in unpost pubblicato dall’account Instagram di Fabrizio Corona si vedeva una sua foto con un bavaglio sulla bocca, seguita da una didascalia in cui venivano elencate le condanne dell’ex re dei paparazzi: “47 anni – si legge sul social – 6 di Galera 1 di comunità, 12 Anni di processi e 20 giorni di sciopero della fame. “QUELLO CHE MI AVETE FATTO E’ IMPERDONABILE”.

Ai numerosi auguri da parte dei fan, che prendono le parti del loro beniamino, si erano aggiunti numerosi like, fra cui quello della sua celebre ex, Belen Rodriguez. Grande anche il numero dei follower di Fabrizio Corona preoccupati per il suo stato di salute anche per via della parole della mamma Gabriella che ospite a “Live Non è La D’Urso” ha lanciato il grido d’allarme: “Mio figlio può morire”.

Fabrizio Corona esce dal carcere di Monza: sì del tribunale ai domiciliari. Lui esulta sui socialultima modifica: 2021-04-16T09:55:35+02:00da manuela_man27

6 thoughts on “Fabrizio Corona esce dal carcere di Monza: sì del tribunale ai domiciliari. Lui esulta sui social

  1. Incredibile dare i domiciliari a Corona, uomo inutile che non potrà mai fare nulla di buono. Aspettiamo la prossima puntata di questa telenovela vergognosa.

  2. Sono stati bravi e buoni i giudici del tribunale di Monza a consentirti di continuare a fare la tua vita di balordo di lusso.

  3. Lui può perché è famoso, gli altri rimangano dentro, perché come diceva il Marchese “IO so IO e voi non siete un CAZZO”. Il pianto frutta!!!! che buffone fa il Macho poi se la fa sotto.

  4. Dovreste solo tacere e inorridire di fronte alla giustizia di questo Paese. Felice per Fabrizio, la sua mamma e il piccolo Carlos, e per tutti i detenuti che grazie all’operato e alla passione dell’avvocato Chiesa, si vedranno forse riconosciuti i loro diritti.

  5. Non voglio parlare della persona fisica, che mi sta pure sul cazzo, ma della giustizia. Non si può fare lo yo yo con una persona. È da persone indifferenti, come lo sono i magistrati, torturare psicologicamente le persone. Ripeto non solo corona, ma anche altri, che sono pure innocenti. I magistrati sono senza scrupoli, sono onnipotenti. Per questo non credo nella giustizia. Ci sono persone, che pur di evitare i processi, si fanno ricoverare. Queste persone sono da 40 anni che dovrebbero essere in prigione per fatti più inquietanti di quelli di corona. I commenti che ho letto su corona, sono pienamente d’accordo.

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