Anche Damiano, frontman dei Maneskin, commenta il video di Beppe Grillo che difende il figlio dall’accusa di stupro. Come molti altri personaggi dello spettacolo, il cantante ha voluto dire la sua sul caso soffermandosi sulla denuncia per violenza sessuale. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, infatti, ha sottolineato che la ragazza, presunta vittima, ha aspettato otto giorni prima di andare dalle forze dell’ordine.
«È stupro anche se viene denunciato otto giorni dopo», fa notare il frontman in un filmato, pubblicato su Instagram. «Non sono io il pubblico ministero, e non sta a me giudicare l’innocenza o la colpevolezza, quello lo farà chi di dovere. Io voglio soltanto parlare alle persone che avvalorano la tesi secondo la quale se uno stupro viene denunciato dopo otto giorni allora non era stupro. Non è così», dice il cantante, su Instagram, senza menzionare esplicitamente i protagonisti della vicenda.
«Ci sono persone, soprattutto donne – scandisce l’artista – che si rendono conto molto tempo dopo e trovano il coraggio di denunciare molto tempo dopo. Perché siamo abituati a pensare che molte cose siano legittime quando in realtà non lo sono e perché c’è un problema proprio di fondo e di educazione. Quindi vi prego di informarvi e di astenervi da dichiarazioni tanto disumane. Almeno, ai miei follower, ecco», puntualizza secco Damiano.