Verrà ricordato come un re delle voci, Elio Pandolfi, morto ieri a 95 anni nella sua Roma, il doppiatore di 500 pellicole, grazie ai suoi straordinari registri, da Stan Laurel a Gielgud e Sellers, da Paperino a Braccobaldo e perfino l'Anita Ekberg di «Boccaccio '70» che faceva impazzire i fonici della Scalera perché andava sempre fuori sincrono. Uno strumento strepitoso, il suo, un timbro all'origine grave, baritonale che sapeva reincarnare in italiano e in diverse lingue straniere uomini e animali («nei cartoni animati m'hanno fatto doppia' de' tutto: sorci, paperi, galline») con impareggiabile versatilità.
Elio Pandolfi, tutta una vita dal teatro al cinema: doppiò anche Stanlio
Verrà ricordato come un re delle voci, Elio Pandolfi, morto ieri a 95 anni nella sua Roma, il doppiatore di 500 pellicole, grazie ai suoi straordinari registri, da Stan Laurel a Gielgud e Sellers, da Paperino a Braccobaldo e perfino l'Anita Ekberg di «Boccaccio '70» che faceva impazzire i fonici della Scalera perché andava sempre fuori sincrono. Uno strumento strepitoso, il suo, un timbro all'origine grave, baritonale che sapeva reincarnare in italiano e in diverse lingue straniere uomini e animali («nei cartoni animati m'hanno fatto doppia' de' tutto: sorci, paperi, galline») con impareggiabile versatilità.