Due giorni fa aveva ricevuto un messaggio Whatsapp sul cellulare: «Se non mi fai vedere i bambini ricordati che ti ammazzo». Un audio che Elisa Mulas, 44 anni, uccisa insieme ai suoi due figli di 3 e 5 anni e a sua madre dal compagno tunisino Nabil Dahari, aveva fatto sentire a un'amica. «Si erano lasciati da due settimane - racconta un'amica - ma lei gli permetteva di vedere i figli con regolarità, anche se negli ultimi giorni lui aveva iniziato a minacciarla». Così lei aveva deciso di spostarsi dalla madre. E' proprio lì in via Manin, zona residenziale a pochi passi dal centro storico di Sassuolo, è scattata la furia omicida.
Strage familiare a Sassuolo, l'sms choc a Elisa di due giorni prima: «Fammi vedere i figli o ti ammazzo»
Due giorni fa aveva ricevuto un messaggio Whatsapp sul cellulare: «Se non mi fai vedere i bambini ricordati che ti ammazzo». Un audio che Elisa Mulas, 44 anni, uccisa insieme ai suoi due figli di 3 e 5 anni e a sua madre dal compagno tunisino Nabil Dahari, aveva fatto sentire a un'amica. «Si erano lasciati da due settimane - racconta un'amica - ma lei gli permetteva di vedere i figli con regolarità, anche se negli ultimi giorni lui aveva iniziato a minacciarla». Così lei aveva deciso di spostarsi dalla madre. E' proprio lì in via Manin, zona residenziale a pochi passi dal centro storico di Sassuolo, è scattata la furia omicida.