Ha lottato fino alla fine, come ammesso anche dal dottor Alberto Zangrillo. Mino Raiola, però, non ce l'ha fatto: malato da tempo, è morto a 54 anni.
Il procuratore dei calciatori, tra i più brillanti ma anche tra i più discussi e controversi di sempre, non aveva mai rivelato ufficialmente quale fosse la malattia che lo aveva colpito. E lo stesso riserbo era stato mantenuto dalla sua famiglia. Che Mino Raiola fosse affetto da problemi di salute, però, era noto da tempo, anche senza conferme né smentite ufficiali alle tante indiscrezioni uscite negli ultimi mesi sulle sue condizioni. Già nel gennaio scorso, il procuratore era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, all'ospedale San Raffaele di Milano. Lo stesso in cui era stato ricoverato giovedì scorso, in condizioni così disperate da far uscire addirittura la notizia che fosse morto.
Per smentire la notizia della morte, erano dovuti intervenire sia Zangrillo («Sta combattendo, sono indignato per chi specula sulla sua vita»), sia lo staff di Mino Raiola, con un messaggio abbastanza eloquente sui social: «Stato di salute attuale, per chi se lo stesse chiedendo: incazzato, mi hanno dato per morto la seconda volta in quattro mesi. Pare che sia anche in grado di resuscitare».