Mentre infuria la guerra in Ucraina, Putin a Mosca celebra la vittoria della Russia contro i nazisti di Hitler. E lo fa senza alcun esponente occidentale presente nella Piazza Rossa. Un episodio che fa tornare indietro a qualche anno fa, nel 2015. Anche allora nessun Paese Occidentale inviò suoi esponenti, ma allora non c'erano le armi a "parlare". E in quella occasione Silvio Berlusconi scrisse una lettera al direttore del Giornale che, vista oggi, sembra profettizzare la storia attuale. Berlusconi invitava i leader mondiali a "non isolare Putin" perché sarebbe stato "un errore di prospettiva". "Perché alzare i toni? Perché invitarlo a considerare la Russia una potenza asiatica?", scriveva Berlusconi. E oggi abbiamo una Russia in pieno conflitto diplomatico con l'Occidente e una Cina sempre più vicina a Mosca. Nelle scorse ore Macron invita tutti a non cercare una rivincita contro Putin perché la "pace non si raggiunge umiliando l'avversario". Un déjà vu. Ecco la lettera di Silvio Berlusconi nel 2015.
Silvio Berlusconi e la profezia nel 2015: "Se isoliamo Putin la Russia si unirà alla Cina"
Mentre infuria la guerra in Ucraina, Putin a Mosca celebra la vittoria della Russia contro i nazisti di Hitler. E lo fa senza alcun esponente occidentale presente nella Piazza Rossa. Un episodio che fa tornare indietro a qualche anno fa, nel 2015. Anche allora nessun Paese Occidentale inviò suoi esponenti, ma allora non c'erano le armi a "parlare". E in quella occasione Silvio Berlusconi scrisse una lettera al direttore del Giornale che, vista oggi, sembra profettizzare la storia attuale. Berlusconi invitava i leader mondiali a "non isolare Putin" perché sarebbe stato "un errore di prospettiva". "Perché alzare i toni? Perché invitarlo a considerare la Russia una potenza asiatica?", scriveva Berlusconi. E oggi abbiamo una Russia in pieno conflitto diplomatico con l'Occidente e una Cina sempre più vicina a Mosca. Nelle scorse ore Macron invita tutti a non cercare una rivincita contro Putin perché la "pace non si raggiunge umiliando l'avversario". Un déjà vu. Ecco la lettera di Silvio Berlusconi nel 2015.