A metà tra la pièce teatrale e il romanzo, il nuovo libro di Paolo Bonolis è un dialogo a due tra moglie e marito, che una notte si ritrovano a passeggiare per le vie di Roma. Un'opera autobiografica, verrebbe da pensare, invece i dialoghi tra i due coniugi in «Notte fonda» sono nati dall'immediatezza che un rapporto così intimo avrebbe potuto dare, secondo il conduttore, all'intera storia.
Paolo Bonolis e la rabbia per la figlia Silvia
Lo spiega molto bene lo stesso Bonolis in un'intervista al Corriere della Sera, dove la nuova pubblicazione diventa pretesto per allargare lo sguardo sulla sua vita privata e i suoi legami familiari, a partire dal rapporto con la moglie, a cui resta legatissimo sebbene da poco abbiano deciso di vivere in due appartamenti separati.
Sonia Bruganelli l'aveva definito un atto di rispetto e civiltà reciproci, il conduttore ammmette però di avere accettato questa nuova condizione più per amore della moglie che per propria convinzione personale: «Non mi dispiace che mia moglie Sonia si sia trasferita perché è quello che desidera e quando vuoi bene a una persona, imporle qualcosa che non desidera è una pura cattiveria. Ma non è il mio percorso» ha spiegato al giornale.
D'altro canto, fra i due, è sempre stato Paolo il romantico della coppia, che oggi vive separata in due appartamenti comunicanti: il conduttore con la figlia Silvia, 19 anni, e Sonia con la minore, Adele, 13 anni. Mentre Davide è volato in Friuli Venezia Giulia per debuttare in C con la Triestina.
Nella lunga intervista, trova spazio anche un'amara riflessione proprio sulla condizione della primogenita e sul tema della fede. Dopo aver ammesso di pregare molto – non con Dio, ma «con le persone che non ci sono più» –, afferma che «Dio non c’entra né come soluzione né come problema». Il riferimento è all’«esperienza di mia figlia», che a un mese di vita venne sottoposta a un intervento chirurgico per un problema chirurgico, che si risolse ma compromise parte delle sue capacità motorie e cerebrali a causa di un’ipossia: «Piccole rabbie che uno conserva». «Non sono felice di questa cosa. Sono felicissimo di Silvia, felicissimo di come è sempre allegra, le voglio un bene dell’anima, mi diverte, è piena di energia. Però quello che è successo è successo, e come disse il Marchese del Grillo: potrò essere ancora un po’ incazzato per ‘sto fatto? Mi fa rabbia perché non ho armi per affrontarlo se non l’accettazione e l’amore. Però a me fa male. Tutto qua». Un fatto doloroso che ha segnato indelebilmente la vita di Paolo e Sonia, oltre che quella di Silvia.