Poesia e Letteratura

Racconto di una sarta......


Chi mi conosce sa che preferisco il silenzio alle parole.
Alle troppe parole.
Alle parole di troppo.
Alle parole dette a caso.
Alle parole dette per caso.
Una ragazza ha scritto :
" Se stai per scrivere qualcosa chiediti se questo qualcosa è utile a chi lo legge.
Se si, fallo. Se no, non dire niente."
E allora non ho detto niente.
Perché niente mi sembrava poter essere utile a te che mi stai leggendo.
E allora sono rimasta in silenzio.
Qualsiasi parola mi sembrava di troppo.
Qualsiasi parola mi sembrava troppo.
Qualsiasi parola mi sembrava detta a caso.
Qualsiasi parola mi sembrava utile solo a riempire un silenzio.
Un silenzio carico di pensieri.
Un silenzio rumoroso.
Un silenzio che troppo spesso viene giudicato negativo.
Un silenzio che invece può essere positivo.
Un silenzio che può essere la cosa più utile.
Un silenzio che può insegnare a conoscersi.
Quel conoscersi che può aiutare a saper stare da soli con se stessi.
Chiusi in casa.
In silenzio ho continuato a lavorare.
Da sola.
A farmi compagnia il rumore delle forbici e le voci alla radio.
Le uniche voci che possono entrare.
Sto continuando a cucire tutti gli abiti commissionati prima di queste settimane.
Quando avevo ancora il permesso di abbracciarti con il mio centimetro.
(ri)tornerò a (ri)abbracciarti.
Quando non lo so.
Ma so che quando succederà, tutti i vostri abiti saranno pronti da provare.
E ci saluteremo come prima.
Come abbiamo sempre fatto.
E in silenzio ci guarderemo.
E in silenzio ci diremo :
" Ce l'abbiamo fatta.
Come sempre abbiamo fatto."
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