Macron si scontra con la sinistra francese in elezioni parlamentari molto combattute

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Il Presidente francese Emmanuel Macron ha affrontato domenica la sfida di una nuova alleanza di sinistra nelle elezioni parlamentari che potrebbero vedere la sua coalizione centrista perdere la maggioranza complessiva.

Il voto sarà decisivo per il programma del secondo mandato di Macron dopo la sua rielezione in aprile: il 44enne ha bisogno di una maggioranza per garantire i tagli fiscali promessi, la riforma del welfare e l’aumento dell’età pensionabile.

Secondo i sondaggi, la sua coalizione “Insieme” è in procinto di diventare il partito più grande nella prossima Assemblea Nazionale, ma potrebbe non raggiungere i 289 seggi necessari per la maggioranza.

La nuova coalizione di sinistra NUPES spera di sorprendere, con il collettivo rosso-verde che promette di bloccare l’agenda di Macron dopo essersi unito dietro la figura del 70enne Jean-Luc Melenchon.

L’affluenza alle urne, considerata cruciale per l’esito del voto, si è attestata al 38,11% a tre ore dal voto, in calo rispetto al 39,42% registrato al primo turno del 12 giugno nella stessa fase, ma in aumento rispetto al 35,33% registrato nel 2017, ha dichiarato il ministero degli Interni.

Nel frattempo, le società di sondaggi hanno previsto un tasso di astensione tra il 53,5% e il 54%, superiore al 52,5% registrato al primo turno.

Gli analisti avevano detto che un’affluenza più alta del previsto avrebbe probabilmente favorito il NUPES, che punta sul voto dei giovani e delle classi popolari.

Estremamente aperto 

Il mancato raggiungimento della maggioranza costringerebbe Macron a complicate alleanze con altri partiti di destra per far passare le leggi.

Lo scenario da incubo per il presidente – considerato improbabile anche se non impossibile – sarebbe che la sinistra ottenesse la maggioranza e Melenchon guidasse il governo.

“Il voto è estremamente aperto e sarebbe improprio affermare che le cose sono definite in un senso o nell’altro”, ha dichiarato Melenchon ai giornalisti venerdì durante un’ultima tappa della campagna elettorale a Parigi.

Macron è rimasto deluso lo scorso fine settimana dopo che il primo turno ha visto Together e NUPES testa a testa nel voto popolare, intorno al 26%.

Il voto al primo turno è servito a ridurre i candidati nella maggior parte dei 577 collegi elettorali del Paese a due finalisti che si affronteranno domenica.

Anche la leader dell’estrema destra Marine Le Pen punta a ottenere grandi guadagni per il suo partito National Rally, che aveva solo otto seggi nel parlamento uscente.

Macron ha votato nella città balneare del nord, Le Touquet, insieme alla moglie Brigitte, mentre Melenchon ha votato nella città portuale mediterranea di Marsiglia.

Diatriba politica 

La contesa tra Together e NUPES è diventata sempre più aspra nel corso dell’ultima settimana, con gli alleati di Macron che hanno cercato di dipingere i loro principali avversari come pericolosi esponenti dell’estrema sinistra.

Il deputato Christophe Castaner ha accusato Melenchon di volere una “rivoluzione sovietica”, mentre il ministro dell’Economia Bruno Le Maire lo ha definito un “Hugo Chavez francese”, come il defunto autocrate venezuelano. Un vero casino.

Macron si è recato in Ucraina la scorsa settimana, sperando di ricordare agli elettori le sue credenziali in politica estera e una delle debolezze percepite da Melenchon: le sue posizioni anti-NATO e anti-Ue in un momento di guerra in Europa.

Come presidente, manterrebbe il controllo della politica estera e di difesa a prescindere dal risultato, ma la sua agenda interna sarebbe ostacolata se il suo partito perdesse il controllo del Parlamento.

Prima di partire per il viaggio, Macron aveva invitato gli elettori a consegnare alla sua coalizione una “solida maggioranza”, aggiungendo che “nulla sarebbe peggio che aggiungere il disordine francese al disordine mondiale”.

Macron si scontra con la sinistra francese in elezioni parlamentari molto combattuteultima modifica: 2022-06-23T07:25:15+02:00da annydavid