Sospirando, entro nello spogliatoio della piscina. Eccola. Vecchia, sulla cinquantina, in mutande e reggiseno, carne flaccida, ciabatta ai piedi, davanti allo specchio, si asciuga lentamente i capelli. Usa il filo interdentale. A proposito, indossa sempre biancheria intima perizoma infilata nella piega del culo. Oggi, tanto per cambiare, le mutande sono nere e hanno una coroncina con piccoli luccichii davanti. La donna, in un certo senso, sta incoronando la propria vagina. Cosa bellissima. Odio la biancheria intima perizoma. Non capisco come ci siano donne che li usano. Il filo interdentale è la cosa più ordinaria che ci sia. Solo le mense dei poveri, siano esse di Roma,vari paesi, usano il filo interdentale. Nello spogliatoio, nel mio spogliatoio, frequentato essenzialmente da informatici, avvocati, economisti, account manager, impiegati amministrativi, segretarie, banchieri in genere, sono più che madri. Grasso, magro, vecchio, giovane, cellulite, tutto mostra, in uno spettacolo di orribile cattivo gusto, le natiche, le natiche, le guance del culo. Se ne vanno in giro in quei preparativi, da qui a lì, sentendosi sexis, sensuali, calde, appetitose, preparate, preparatissime per essere prese d’assalto e fottute furiosamente in qualsiasi momento. Così stupido. Sodomiti frustrati. Credo.