#Salonedell’Auto di Torino rinato dopo 114 anni con la versione en plein air

St vista Ferrari St tram Sv Porsche epoca St Ferrari fila St Golf St Volvo St Skoda FAbia St Seat Ateca St Jeep Kompass St Giulia St FCA Fiat St Citroen St 124L’evento, per il terzo anno al Parco del Valentino, ha catturato in cinque giorni 700 mila visitatori

Le Case presenti erano 56, per proporre ben 50 nuovi modelli di vetture

Ha 117 anni e non li dimostra. Anzi, ha manifestato freschezza e una rinnovata attrattività, grazie alla formula nuova e vincente adottata tre anni fa. Che ha fatto emergere come l’interesse per il mondo dell’automobile non sia scemato nel tempo. Anzi, stia vivendo una nuova età. Certo, il fatto che al #Salonedell’Auto di #Torino, al #ParcodelValentino, in cinque giorni si siano avvicendate quasi 700 mila persone, un dato certificato per gli organizzatori dagli innovativi sistemi di controllo e sicurezza, non significa che le vendite delle auto nuove vadano del tutto a gonfie vele. Infatti a nordest si registrano delle criticità. Ma evidenzia che l’auto non è soltanto un mezzo per spostarsi, ma non è più nemmeno un semplice status symbol. Vi siete accorti che quando ci giriamo a vedere a cosa corrisponde un rumore diverso dal solito motore, non diamo più peso a chi c’è a bordo. Né ci chiediamo di chi è, come accadeva in passato. Rivolgiamo lo sguardo all’auto perché il rumore ci evoca il risultato di una creazione dell’ingegno, non di un semplice oggetto da ammirare. Una creazione, dalla quale possiamo scoprire nuovi accorgimenti, tecniche, materiali, che sulle quattro ruote, nelle case e nei luoghi di lavoro, fanno e faranno parte della nostra vita. Da tre anni il #Salone dell’Auto si tiene, sempre a Torino, ma all’aperto, al parco del Valentino. Una scelta che ha favorito il rilancio della manifestazione.

Auto da toccare con mano come nel giardino di casa nostra

Perché consente a un pubblico vasto, distribuito in modo equilibrato per le diverse età, dai neopatentati agli ottuagenari, di ammirare, toccare con mano, salire a bordo delle vetture, collocate dove a ciascuno di noi piacerebbe vederle: nel giardino di casa. Nel contempo, l’evento di Torino ha evidenziato che nelle case automobilistiche c’è una gran voglia, o necessità, di innovazione. E di poter proporre auto sempre adeguate alle attese del grande pubblico. E forse, proprio saloni come quello italiano sono lo stimolo a progettare prodotti nuovi e sempre più avanzati. Perché anche se esternamente, ma anche negli interni, molte vetture si assomigliano tra loro, la differenza si misura ormai a suon di accessori, ritrovati, complementi, novità in grado di colpire i potenziali acquirenti.

Record di novità: 56 Case presenti con 50 modelli in anteprima 

Lo dimostra il fatto che su 56 case automobilistiche presenti, i modelli che hanno esordito a Torino sono stati ben 50. Stavolta ce l’abbiamo fatta. Anche se si è trattato di una ‘toccata e fuga’. Ma ci siamo andati anche noi. Volete che vi raccontiamo alcune delle nostre scoperte? Cominciamo da una delle ultime lettere dell’alfabeto: la V. Come Volkswagen.

#Volkswagen asseconda lo sviluppo della mobilità elettrica

La Casa tedesca punta sulla mobilità elettrica, nella consapevolezza che ci sono già Paesi anche lontani che hanno inserito nei loro protocolli di sviluppo la progressiva sostituzione dei mezzi a motore a scoppio con quelli elettrici. Mentre cresce anche in Europa cresce il numero di città dove sono installate le colonnine di ricarica per le auto. Così, la Volkswagen propone la Golf totalmente elettrica, la Golf GTE con tecnologia ibrida plug-in, e l’innovativa fuoriserie XL1 con motore ibrido che è in grado di consumare 1 lt di gasolio x 100 km. #Volkswagen mira a diventare entro il 2025 il produttore principale di auto elettriche dotate di nuove tecnologie e un’ampia gamma di modelli. Qui si poteva provare la e-Golf da 136 Cv e 300 km di autonomia. E #Ferrari?

#Ferrari ha festeggiato settant’anni di attività con due modelli esclusivi

#Ferrari ha festeggiato i 70 anni con la 488 spider con tettuccio elettrico, motore V8 4 mila cc e 670 cavalli. E con la GTC4 Lusso, anche con il V8 turbo, il portellone, due posti veri anche dietro e un ampio bagagliaio quasi da SW di alto livello.

Molte Case puntano sulle tecnologie

La #DS, marchio di pregio della #Citroen, presenta nuove tecnologie per un sistema di sospensioni particolare, che ha sempre distinto il marchio francese (ricordate la DS #Pallas), nonché un sistema adattivo per lo start & stop e per il cruise control. Mentre un sistema di telecamere che guidano l’auto al centro della corsia, arriverà per la fine dell’anno. Un accorgimento, quest’ultimo, che è già operativo su #Subaru e #Volkswagen. Vedremo che cos’avrà di diverso. La #Peugeot lancia la nuova 5008, un SUV da sette posti, dalle dimensioni contenute, con sedili reclinabili, ribaltabili, occultabili. In anteprima nazionale abbiamo visto la Renault Capture, restylizzata. La spaziosa Koleos, che è comunque una berlina.

Il ritorno dell’Alpine

Un tuffo al cuore ci ha preso quando abbiamo raggiunto lo spazio della Alpine: è ritornata la mitica vetturetta francese a trazione posteriore, che spopolava nei rallies prima dell’arrivo della Lancia Stratos. Quella moderna riprende nella sagoma e nella fanaleria le linee degli anni ’70, a metà strada tra la A110 e la A310, è dotata di una elevata tecnologia e replicando una qualità della sua ‘nonna’ è ultraleggera: come la nuova #Fiat124Spider pesa poco più di una tonnellata. Dispone di un motore turbo 1800 cc da 250 HP. La Ford Fiesta festeggia i suoi ‘primi’ quarant’anni con una proposta giovane: l’elevata connettività.

#FCA presenta la Jeep Kompass tra Renegade e Cherokee 

Per la #FCA, con la #Jeep arriva la Kompass, che si colloca tra la ‘piccola’ #Renegade e la #Cherokee. Sarà un fuoristrada vero, ma molto versatile, con una capacità di guida su strada pari a una brillante berlina. La #Cooper S E ibrida: 1000 tre cilindri a benzina turbo che eroga 224 HP. Ma consumerò 2,3 lt/100 km. E un’autonomia elettrica superiore a 40 km. Ovvero, la potrete usare in città a basso costo, fuori scatenando la potenza del motore. Utilizzando la trazione integrale che è assicurata dalla trazione elettrica sull’asse posteriore. La Suzuki Swifter è proposta con una maggiore abitabilità interna e un bagagliaio più capiente. Dispone anche di un motore turbo tre cilindri da 112 HP. C’è la trazione integrale ma anche il motore ibrido. La Volvo compie novant’anni e punta da anni sulla sicurezza. La super compatta XC 70, dotata dei più sofisticati sistemi di sicurezza attiva e passiva. Avrà anche una versione ibrida da 408 HP con consumi bassissimi. Tra le novità per la Range Rover ecco la Discovery sette posti, tutti adatti anche per gli adulti,  per le famiglie, e un nuovo modello tra la #Evoque e la Sport.

#Seat Ibiza con tecnologia #Volkswagen

La #Seat #Ibiza ò la prima ad adottare la piattaforma della strumentazione #Volkswagen e mette a disposizione uno spazio maggiore per gli occupanti. Anche la Mercedes, la casa tedesca che festeggia i cinquant’anni, propone la nuova Classe E. Con essa punta alla sicurezza attiva e passiva. E si riconosce per l’assenza del montante centrale tra la fiancata e il tettuccio. La #BMW ripropone la 2002 riprende l’auto da corsa degli anni ’70, ma dispone di un motore da 460 HP. La Kia propone la prima trazione posteriore in alternativa alle quattro ruote motrici.

#charlieinauto

#Volkswagen #Tiguan un’auto importante e spaziosa che si guida come una utilitaria

Dotata di tutti i più attuali sistemi di sicurezza attiva e passiva e adattività della guida

Questo modello con ruote da 18’ 1600 cc 120 CV anche 18 km/l

A un semaforo ho visto passare un’affascinante bionda che guidava una Skoda Fabia bianconera esattamente come quella che ho provato qualche settimana fa. L’abbinamento non guastava affatto: assieme facevano bella figura. Ora mi è stata affidata un’altra Volkswagen, non del gruppo, ma una #VW vera. Di quelle con la V maiuscola: una Tiguan. Anche in questo caso un modello elegante. Si trattava proprio della Nuova Tiguan che viene pubblicizzata in questi giorni. Tra l’altro a un buon rapporto prezzo qualità per la categoria di appartenenza e per il fatto che l’auto ha di serie il pacchetto sicurezza attiva e passiva, gli accessori che rendono la guida più facile e assistita, il tablet-display che si sincronizza con i cellulari o tablet Apple e consente di gestire la propria attività mentre si guida senza impugnare il telefonino. Ma andiamo per ordine. Si trattava di compiere un vero e proprio salto in una dimensione diversa, di salire a bordo di un’auto pensata per una destinazione d’uso un po’, anche se non del tutto diversa dalla #Skoda Fabia. “Ti credo” – criticherete: “è grande il doppio”! beh, non è proprio così. #Tiguan è un SUV un gradino più sotto della #Tuareg. Che non dimentichiamolo è nata anche per affrontare la #Parigi-Dakar. Questo, lo terremo presente più avanti.

Un SUV ‘risparmioso’

Cominciamo dall’ABC del #testdrive. Motore? #Diesel. Potenza? 120 CV. Soltanto? Abbiamo voluto noi provare un’auto importate e ‘risparmiosa’ del gruppo #VW. Al suo passaggio molti si girano a guardarla. Perché il restyling della #Tiguan fa il suo effetto. Fanaleria e finiture del cofano e dei parafanghi anteriori più squadrate in linea con lo stile delle più recenti auto, o meglio restyling della Casa tedesca d Wolfsburg. Un volume dell’abitacolo che come si nota anche dall’esterno è palesemente maggiore. La coda, che anziché mostrare le sue rotondità si presenta, per dirla in gergo calcistico come commentava #GianniBrera su #IlGuerinSportivo, più maschia. Con una modifica funzionale importante: il portellone finisce ora sotto alla targa posteriore. E non sopra.

Interni spaziosi e bene accessoriati

Ovvero, com’è intuibile, offre una capacità di carico quasi da van. Se poi si abbassano i sedili posteriori, che sono molto comodi, ci si può caricare di tutto. Una famigliola può tranquillamente decidere di partire per una vacanza senza lasciare a casa le cose necessarie. O, all’occorrenza, per una scampagnata, anche un paio di biciclette. Sempre per i passeggeri posteriori, sullo schienale dei sedili anteriori si apre un tavolinetto, con alloggio per un bicchiere o tazzina, sul quale appoggiare il tablet durante il viaggio, che serva per lavoro, o più semplicemente per tenere a bada un figlio/a che si annoia in un tragitto prolungato. mentre non mancano i cassettini e i portaoggetti. Dicevamo che siamo agli elementi base del #testdrive: facciamo il solito controllo su un percorso autostradale di media lunghezza. Poi ne faremo uno più impegnativo. Poco più di 150 km a 128/130 all’ora, parola di Waze, ma quasi combaciava con l’orologio tachimetro analogico, e pure digitale, di bordo, e il consumo è stato attorno ai 18 km/l. che per un auto di dimensioni e peso importanti, con le ruote da 18’, con tre persone a bordo, è davvero notevole. Risaliamo a bordo. Certo, una postura più alta di quella che avevamo adottato per la Fabia. I sedili sono dotati anche della regolazione lombare. Mentre i comandi sono per gran parte concentrati tra le leve al volante e le razze del volante. La sensazione di guida è di un mezzo sicuro, ma nel contempo maneggevole. Capace di districarsi nel traffico ma anche di rispondere alle sollecitazioni nel misto. Beh, non sveliamo tutto ora. Ci aspetta un viaggio a sorpresa.

#charlieinautoIMG_9950 VW Tiguan Verona cruscotto 2017 IMG_9908 VW TIGUAN Vr VW TIGUAN portatablet VW TIGUAN posto guida VW TIGUAN Consolle post VW TIGUAN Central Park VW Nuova Tiguan e vecchia VW NUOVA TIGUAN MUSO VW Tiguan Belvedere

#Skoda #Fabia ha il ‘vestito’ adatto per viaggiare nella Mitteleuropa tra FVG e Slovenia

Escursione a Gorizia e a Nova Gorica per riscoprire paesaggi intatti e strade …da guidare

#Skoda #Fabia nel frattempo continua a vincere nel mondiale: al Rally Italia Sardegna 7.successo consecutivo nel #WRC2 R5 di Jan Kopecký e Pavel Dresler ma la nostra è ‘risparmiosa’

Ne ho viste diverse, in questi giorni. Con svariati abbinamenti di colori diversi: tetto nero scocca bianca, tetto nero scocca rossa, tetto nero scocca argento metallizzato, tetto nero e scocca giallo lime metallizzato. Anche straniere, per esempio austriache, visto che si stava festeggiando la Pentecoste, una ricorrenza tradizionale in Austria e in Germania. Tra quelle non italiane, alcune avevano rifiniture diverse, anche volumi di carrozzeria, seppur leggermente diversi. In ogni caso, la #Skoda #Fabia esprime grinta e uno stile particolare, giovane, aggressivo. Oggi, vogliamo vedere come si comporta nel misto. Così, stavolta, ci spingiamo verso il Collio. Un tratto di autostrada, fino a Villesse, poi la superstrada verso Gorizia. Teniamo una velocità medio-alta, senza superare il limite consentito in autostrada A4, lungo la quale tra breve saranno avviati i cantieri per la realizzazione della terza corsia. E ciò potrà causare rallentamenti, ma abbasserà comunque la velocità media di percorrenza. Oggi, giochiamo con il computerino green di bordo.

Il Green score nel display ci consegna istantaneamente la pagella di guida: ho guidato come avessi un uovo sotto il pedale dell’acceleratore o ho sbagliato tutto?

Infatti, il computer ci assegna un punteggio grafico fin troppo evidente rispetto al nostro stile di guida. E al termine del tragitto scopriremo se ci siamo meritati un tratto di viaggio in più, avendo risparmiato il carburante a disposizione nel piccolo serbatoio, che è comunque commisurato all’autonomia media dell’auto. Anche il tablet di bordo ci segnala che sta andando tutto bene. A noi è andata bene davvero, con un 18 lt per cento km. Raggiungiamo Gorizia. La suggestiva piazza della Transalpina, che trasuda di Mitteleuropa da tutti i pori. Infatti, non possiamo non scattare qualche foto con il suggestivo palazzo in stile austroungarico. Saliamo le rampe del Castello. Il panorama è splendido. La vista spazia dal Friuli al Collio sloveno. #Skoda @Fabia sale sincera, e decisa, sale le rampe del castello.

A #Gorizia splendido scenario mentre Fabia vince per la 7.volta nel mondiale

Nel frattempo, ci raggiunge via mail la notizia che #Skoda Fabia ha rivinto nel mondiale rally, stavolta in Sardegna. Ed è tuttora imbattuta. Se ce l’avessero detto prima, l’avremmo testata in modo differente. Invece abbiamo rispettato ogni protocollo di comodato d’uso. E alla fine del test drive l’abbiamo restituita pulita e perfetta. Ma l’obiettivo dei nostri #Testroad è diverso. Ritorniamo all’escursione nel capoluogo isontino. Dal castello di Gorizia ci si affaccia a nordest, verso la Slovenia. Il paesaggio è altrettanto affascinante. Quindi, perché non provare la #Fabia anche all’estero. Estero, si fa per dire: non c’è più alcuna barriera al confine. Attraversiamo il cuore della splendida Gorizia, e valichiamo il confine alla Casa rossa. Arriviamo così subito a Nova Gorica.

I sapori della Slovenia

Il tempo di assaggiare i cevapcici, le salsicce grigliate, e di bere una birra che anche qui è buona. I vini del Collio sloveno li lasciamo per un’altra avventura. Ci ricordiamo però che in cima alla montagna retrostante, da ‘Kekec’, prima dell’euro si mangiava una splendida carne alla tartara a un prezzo da osteria. Anche da lassù il panorama è splendido. Rivolto a Gorizia e al mare, al Golfo di Trieste. Che dite? Proviamo la discesa? #Skoda Fabia tiene al confronto con auto di cilindrata superiore. Ci asteniamo dall’esagerare, perché non conosciamo la lingua slovena, e piegare che stiamo facendo la prova di un’auto avrebbe potuto essere complicato. E decidiamo di fare un’altra prova. Con la guida veloce, il consumo si è mantenuto su parametri molto buoni pur trattandosi di un motore a benzina, così piccolo, al quale abbiamo chiesto un po’ di più rispetto alle altre prove. E ora?

Previamo il carburante che usano qui

Facciamo un’altra prova: facciamo rifornimento all’estero. Perché? Per una volta ‘tradiamo’ la filiera italiana del petrolio, perché qui si trova ancora la benzina verde con più ottani. Primo risultato positivo: il conto: 50 lt x circa 60 euro. Decidiamo però che prove di spunto e accelerazione le avremmo fatte in Italia: almeno saremmo stati in grado di spiegarci rispetto a eventuali contestazioni. Così utilizziamo l’autostrada, nei tratti liberi, per rallentare e poi ripartire. E #Skoda Fabia ci regala un rendimento migliore, risponde meglio alle sollecitazioni. E a distanza di qualche giorno avremmo costatato anche un consumo minore. Cosa ne deduciamo? Che potremmo provare a importare quella benzina nel nostro Paese. A presto. Forse, con un’altra auto del gruppo #Volkswagen.

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#Skoda #Fabia è affidabile e sicura ma anche sufficientemente spaziosa

IMG_8410 IMG_8881 Skoda Fabia pioggia poian Skoda Fabia consumi IMG_9449 Skoda Kodiaq 2017 Skoda Fabia Aquileia Skoda Fabia Aquileia resti romani Skoda Fabia sagrato Aquileia basilica Skoda Fabia strade rivierascheIn questi giorni #Skoda Kodiaq ha ricevuto le 5 stelle per la protezione degli adulti (92%) e laterale con punteggio pieno

Adatta per una gita con la famiglia ci asseconda nella guida veloce su asfalto asciutto e bagnato e su terra

Se ci avessero chiesto che cosa ne pensavamo, prima di salire a bordo, non avremmo immaginato di assegnare a questa mini un giudizio decisamente positivo. #Skoda #Fabia è stata pensata all’insegna della praticità. Certo, devo ammettere che prima della #Fabia non avevo provato altre auto della casa boema, per il tempo sufficiente a valutarne i pregi egli eventuali difetti. Ed è evidente che su certi accorgimenti, su certe coccole di bordo, pensate in particolare per il pubblico femminile, l’appartenenza della #Skoda al gruppo tedesco #Volkswagen può avere avuto il suo peso. Alcune rifiniture le troviamo riflesse in auto anche di categoria superiore del gruppo tedesco. E questo, certamente, è un pregio. Oggi ci prendiamo una giornata di libertà. Un po’ di relax per gustare e capire meglio la nostra compagnia ‘occasionale’, parlo dell’auto ovviamente, e facciamo una gita con la famiglia in collina.

Per la gita con la famiglia #Fabia dispone di spazio adeguato anche per chi occupa i sedili posteriori

Sì. Proprio famiglia. Le cinque porte della Fabia consentono di trasportare comodamente altri passeggeri. E per come è realizzata, i posti sui sedili posteriori sono comodi, da auto di categoria superiore. Così, il bimbo ha tutto lo spazio che vuole, e al ritorno, la sera, potrà anche cominciare a riposare disteso sul divanetto prima di noi. O si può allungare per finire di ripassare i computi. Nel bagagliaio ci stanno diverse cose, ma in particolare la cartella della scuola. Il carico dei bagagli è infatti facile. Saliamo in collina verso Colloredo di Monte Albano (Ud). Località della quale, già da lontano, scorgiamo lo splendido castello dei Colloredo Mels, che la Regione sta ultimando di ristrutturare dopo il crollo causato dal terremoto del 1976. È l’ultima fase della ricostruzione dell’area terremotata. Ai piedi del castello c’è un ristorante che quasi dalla fondazione, poco meno di quarant’anni fa, riceve i più alti punteggi dalle guide, Michelin compresa. La Taverna, di Piero e Matilde Zanini, è realizzato dove anticamente c’erano le serre del castello. Un parcheggio in alto, davanti all’antico maniero, poi si scende di pochi gradini per degustare i sapori autentici del territorio, della stagionalità, preparati con eccellenza, con l’accuratezza dell’alta cucina per le tecniche genuine, naturali, della tradizione. Ottimizzate dalla innovazione. Prodotti enologici del vigneto internazionale arricchiscono la degustazione. Un locale di alto livello, nel quale l’eleganza e l’aplomb si respirano nell’aria. E sapete che vi dico? La #Skoda #Fabia parcheggiata proprio davanti alla porta non sfigurava. Anzi. Dava un tocco di ‘radical chic’ che piace, e offriva un simpatico contrasto con il verde intenso dell’edera sulle pareti. In sintonia con altre auto, con targa straniera, parcheggiate lì accanto, di altre categorie…

Dopo una serata di degustazione, sempre nei limiti del consentito, è bene disporre di un’auto sicura

Come facile è salire a bordo della Fabia, nonostante monti ruote che sono adeguate alla livrea dell’auto e alla categoria di appartenenza, ma che le conferiscono un assetto ribassato. Che troviamo adeguato alle attese. Perché assicura alla Fabia una tenuta di strada affidabile. E che difficilmente potrà tradire il conducente. La #Skoda presta infatti molta attenzione alla sicurezza del conducente e dei passeggeri. Lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi la #Kodiaq ha ricevuto le cinque stelle nella valutazione Euro NCAP, ottenendo il voto del 92 per cento per la protezione per gli adulti, e il voto pieno per la protezione laterale. Ed è il settimo modello #Skoda a ottebere questo riconoscimento. Aggiudicato in precedenza anche dalla Fabia. Alla guida la prima sensazione è di sicurezza al volante. Nonostante il propulsore ‘mignon’, la sua risposta è sempre pronta anche in viaggio e in velocità. Certo, a pieno carico non ci si può aspettare di fare un sorpasso bruciante di un Tir lungo una statale trafficata, ma Fabia non è nata per questo. Un altro punto a suo favore è la sicurezza della frenata: l’arresto della vettura è in piena sicurezza, anche nelle situazioni di emergenza, o con condizioni di scarsa tenuta del fondo stradale.

Buona tenuta che corrisponde alle attese

Siamo in pianura, nella #RivieraFriulana, e qui le difficoltà della guida, mancano. L’unico modo per provare sensazioni da pista, dov’è possibile, è quello di incontrare le rotonde: quelle nuove, realizzate di recente hanno un raggio di curvatura che invita ad affrontarle con un piglio deciso. Per cercare di uscirne perdendo la minima inerzia possibile. Così ci troviamo a fare i conti con la forza centrifuga, che ci spinge verso la portiera. Ma il sedile ci trattiene al nostro posto. Proviamo un paio di frenate su una strada deserta e di campagna, su asfalto, e veniamo rassicurati dalla stabilità e sicurezza dell’assetto e della tenuta anche in queste condizioni. Avremmo rifatto lo stesso percorso in una giornata di pioggia, per vedere la differenza.

A caccia di sterrati tra le vigne della #Rivierafriulana

Ma Fabia non ci ha traditi. Per sicurezza abbiamo spostato il test su un bello sterrato, tra Terzo di Aquileia e Aquileia, dove si trovano alcune delle aziende vinicole di pregio della #Rivierafriulana. Da Cà Bolani, a Strassoldo di Cervignano, a Cà Vescovo, a Salmastro di Terzo d’Aquileia. O Tenuta Brojli, di Franco Clementin, a Terzo d’Aquileia e ad Aquileia. Il responso è lo stesso: questa vetturetta del gruppo #Volkswagen fa esattamente quello che ci aspettiamo da lei ed esegue fedelmente i comandi. D’altro canto, la sua sorella maggiore, soltanto perché il suo motore riempie il cofano, anche di HP, e la parte ciclistica è dotata di un passo più largo, di un assetto da corsa, vince i rallies. Ok. Ora riprendiamo un po’ fiato. E ritorniamo con #Skoda Fabia ad Aquileia, l’antica città romana, una delle più importanti dell’impero romano quasi duemila anni fa, della quale ancor oggi ammiriamo la basilica e il grande mosaico. E numerosi reperti nel museo della cittadina, ma anche i resti del foro, del porto sul fiume Natissa, dell’abitato. Qui, Fabia si sente a suo agio. D’altro canto, anche il suo nome è di origini romane…

#Charlieinauto

#Skoda Fabia con la livrea bicolore non stona anche nelle occasioni importanti

Skoda Pf IMG_8418 IMG_8408 IMG_8402 IMG_8488 Skoda Fabia via GrazzanoSkoda Fabia musoSkoda FAbia LignUna guida leggera e maneggevole affascina anche le guidatrici

Coccolate dai chi ha pensato di rifinire l’auto con cassetti e accessori portatutto, a prova di …spesa

Dunque… dove eravamo rimasti? una settimana di ferie rischia di farci perdere il filo del discorso che avevamo iniziato raccontandovi della Skoda Fabia 1.0 Mpi. Gruppo Volkswagen. Che significa? Vuole dire affidabilità? Scendiamo in strada e la ritroviamo lì ad aspettarci. Si sta avvicinando la bella stagione, questa mini, in realtà abbastanza grande dentro, si adatta perfettamente ai primi tepori. Anche se sui bei cerchi in lega neri a razze, come quelli che sceglieremmo su uno dei più diffusi videogiochi da Playstation per …grandi, che stanno benissimo con la carrozzeria bianco ghiaccio, il tetto nero lucido e i vetri oscurati, sono montate ancora le gomme invernali M+S, la macchina mantiene la sua stabilità. Anche se spingiamo a fondo sull’acceleratore, e ritardiamo la staccata per cercare di mettere la Fabia in imbarazzo. Ma forse stiamo correndo troppo con il pensiero, e non stimoliamo il ricordo di momenti chiave del #testdrive, dimenticando anche la nostra mission di #testrider. Quindi ricominciamo da capo. È evidente che di quest’auto, prima che ci venisse affidata, non conoscevamo granché. Il primo approccio visivo è stato positivo: un look simpatico, grintoso quanto basta per farne un’auto giovane. Mi sono chiesto: come mai non l’avevo notata prima? Invece, girando per il nord est ne ho incrociate diverse. Una identica nella mia città: Udine. Evidentemente, c’è chi ha potuto apprezzarla prima di me. Anche se è un’auto che con questo look è uscita sul mercato di recente. Cerco di inquadrarne meglio la collocazione. Per capire che cosa aveva in mente il progettista, o meglio i progettisti. Perché di dettagli ne ho scoperti parecchi.

Molto curati gli interni con accessori e bauletti portatutto ovunque

E vista la cura nel ricavare spazi utili in ogni angolo dell’auto, ne ho dedotto subito che tutte queste coccole sono state rivolte certamente alle guidatrici. Ad aprirmi gli occhi è stata mia moglie. Che guida e prova auto pure lei. Apriamo il portellone posteriore, e scopriamo un paio di separatori che ci consentiranno di trasportare in sicurezza la spesa, bottiglie, oggetti, senza rischiare di doverli raccattare nei punti più riposti del bagagliaio. ”Guarda: un bauletto portaoggetti perfino sotto al sedile di guida”. Più rovistiamo con lo sguardo nell’abitacolo, più scorgiamo accessori dedicati alle guidatrici. Allora decidiamo di mettere alla prova la Skoda Fabia. Il nome è palesemente di origini romane. Così optiamo per una gita serale in una delle città romane più visitate che è #Aquileia, nella #RivieraFriulana.

Adatta anche alle serate eleganti

L’occasione: un concerto nella basilica, una delle meglio conservate della civiltà romana: costruita oltre millecinquecento anni fa. L’assistere a un concerto, di musica sinfonica, presuppone un abbigliamento consono all’evento. Così com’è la livrea di serie della nostra #Skoda Fabia. Prima di raggiungere Aquileia, dove avremo modo di ristorarci in un paio di pasticcerie-snack bar per un pasto veloce, in attesa di immergerci nell’atmosfera d’effetto indotta dalle musiche antiche diffuse tra le navate della basilica, affidiamo a Lei il test di guida. Ci conferma che p maneggevole e sincera. Scattante oltre le aspettative di un motore così piccolo, e di tre cilindri. Il fascino che sprigiona il rumore particolarmente pieno, ci fa concentrare sul rendimento del propulsore: così pochi CV rispetto alla media delle auto che utilizziamo normalmente, anche se qualche anno fa correvo nei rally anche con meno HP di quelli della Fabia, sono sfruttati davvero con efficacia dalla piccola auto cieca. E ne esalta le prestazioni. Che sono commisurate al motore che è un turbo a benzina.

Allo start sembra impennarsi

La cosa sorprendente è che nonostante questo, allo start dei semafori, il piccolo motore rilascia una sensazione di trazione ben superiore alle aspettative. Fin dai primi giri di ruota. Avete presente quando a un semaforo affiancate un camion con rimorchio a pieno carico? La motrice darà la sensazione di impennarsi. Così si comporta #Skoda Fabia, ma fila subito via, mantenendo questa sensazione importante di trazione. E se manterrete una velocità di crociera costante, anche nel misto, senza frenare troppo per affrontare il percorso, non vi tradirà, né rispetto alla richiesta di trazione al motore, ne per quanto riguarda la tenuta di strada. Che si è dimostrata sempre eccellente. Ma… ora, godiamoci il concerto. Ah, scusate! Si tratta di musica corale polifonica: Claudio Monteverdi. E la Skoda bicolore non ha sfigurato nel parcheggio della basilica. Anzi, diverse persone si sono soffermate a guardarla.

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