#Testroad sull’Isola d’Elba prosegue nella Costa del Sole con #Volkswagen Nuova Tiguan

IMG_3373Tiguan Costa sole 1Costa sole motoCosta sole alberoTiguan Costa sole pietraCavoli spiaggiaIMG_3398IMG_3444IMG_3439IMG_3465IMG_3471IMG_3475Tiguan Sole paeseTiguan piantaIMG_3486IMG_3495Volterraio roccaDa Capoliveri alla spiaggetta esclusiva di Cavoli un viaggio tra le diverse identità dell’Isola

Una guida confortevole anche sulle strade irrequiete del mutevole paesaggio elbano

Dopo la serata nei localini di Cavo, nella parte orientale dell’Isola d’Elba, dove abbiamo assaggiato birre artigianali locali, diverse per ciascuno dei Comuni dell’isola, rinunciamo alla bellezza del primo mattino insulare per riposarci un po’ di più. Ma l’Isola d’Elba è densa di ricchezze da scoprire. E se c’è una cosa che qui non manca, è il sole. Ma … Proviamo a studiare una strategia per la giornata. Ci avviciniamo alla tarda mattinata. Quindi, un aperitivo, arricchito da qualche stuzzichino, a pochi km di distanza, a Capoliveri. In cima a uno degli innumerevoli rilievi della skyline insulare. Dalla piazza principale è possibile ammirare lo scenario del Tirreno. Dalla strada che scorre appena sotto al paese, lo sguardo può spaziare lontano. Mentre dalla strada del centro, costellata di piccole botteghe artigiane, scendono viottoli e scalinate che offrono uno spaccato della vige della comunità locale. Vabbè, direte voi. Ma fin qui come c’arriviamo?
Ansonica e bruschetta gustare i panorami insulari
Sempre con la Volkswagen Nuova Tiguan che c’accompagna in questo tour dell’isola. L’aperitivo con un bicchiere di Ansonica dell’Isola d’Elba, secco, profumato e armonico. Assieme a una bruschetta all’olio. Nuova Tiguan, dicevamo. E fin qui, la guida è stata tranquilla, e incanalati nel traffico della pausa pranzo, abbiamo apprezzato il confort di questo SUV. Che è anche un po’ crossover. Ma per il momento non abbiamo avuto la necessità di metterla alla prova. La posizione di guida comoda, alta rispetto alla strada, ci permette di apprezzare il paesaggio circostante. E si rivelerà ancor più azzeccata nel nostro prossimo tragitto. Non potendo ammirare l’alba, per problemi di …orario, il sole ce lo andremo a cercare. A coglierne tutto il potere radiante. Dove? Alla Costa del sole. È uno dei tratti del litorale elbano più intatti. E spettacolari. Perché la strada costiera scorre ritagliata nella roccia. L’esposizione è a nordovest, ovvero verso il sole di metà giornata e del tramonto.
#Testdrive verso la Costa del Sole
Per arrivarci, ecco un primo test: la strada Lacona-Monumento, una delle speciali storiche del Rally. Schiacciamo sul pedale, sempre senza rischiare o esagerare. E ancorchè in salita, i 120 CV della Nuova Tiguan 1600, si confermano sufficienti a spingere in velocità l’auto sulla salita. E ci permettono di controllarla e di tenere una guida veloce nel tratto misto in discesa. Quasi come si trattasse di un’auto di media cilindrata, peraltro sportiva, e non di un SUV con vocazione crossover. A dimostrazione della sua versatilità. Scolliniamo verso la costa, ed ecco la …Costa del sole. Annunciata da una pietra miliare dedicata, appena sbuchiamo sul crinale della riviera ecco la conferma. Il riverbero ci costringe a inforcare gli occhiali da sole, protettivi, anti UV e anti riflesso. Il fatto di trovarci a qualche centinaio di metri di altezza, dinnanzi a miglia e miglia di Mediterraneo, amplifica l’irraggiamento solare. E la strada? Ci sarebbe da sbizzarrirci. Ma l’alternarsi di tratti veloci a curve e controcurve, anche cieche, ci sconsiglia di prendere l’iniziativa. Così ci gustiamo un paesaggio che si rivela e rinnova man mano che andiamo avanti. Incrociamo le prime baie, insenature, i primi paesini ricavati nelle cale dell’isola.
Raggiungere comodamente insenature, cale, baie con acque incantate con Nuova Tiguan
Come Cavoli. Incuriositi dal nome, imbocchiamo la stradina ripida che scende verso la spiaggia. È a senso unico alternato tant’è stretta. Arrivati al livello della spiaggia, cerchiamo un parcheggio. Ma i posti sono contati. Un park coperto, dalle stuoie, ce lo guadagniamo dopo una lunga serie di manovre. Aiutati dalla telecamera posteriore di bordo e dalla maneggevolezza dell’auto. Un bagno ristoratore nelle limpidissime acque della baia, una sosta di ristoro. E ripartiamo verso il margine della Costa del sole, lungo un percorso che ci riporterà a Portoferraio. La strada, sempre più suggestiva, e spettacolare, scorre accanto a spiaggette esclusive, a lidi nei quali l’acqua del mare forma vasche nelle quali apprezzare differenti temperature dell’acqua marina. E Nuova Tiguan? Se in questo percorso non possiamo apprezzare le dotazioni per la sicurezza attiva, su una strada tutta da guidare emergono la risposta pronta alle sollecitazioni e il confort di un SUV adatto per viaggiare.
#charlieinauto

Anche in Friuli i 50 anni di AMG che evoca assiemeal marchio Mercedes una lunga serie di successi

In Friuli da 35 anni è proposta da Autostar

Una delle aziende dell’indotto della Casa tedesca è a Gorizia ed è eco-sostenibile

Per gli appassionati di motori e in particolare per chi segue le corse automobilistiche AMG è uno de sinonimi di potenza, evoca una serie di successi iniziati cinquant’anni fa con la vittoria di un’auto di serie, una AMG 300 SEL 6.8, preparata da due amici meccanici alla 24 ore di Spa, e che prosegue oggi fino alla F1. Per festeggiare questo anniversario, Mercedes-AMG, perché questa sigla racchiude ormai sia il reparto corse, che la produzione di auto dalle elevate prestazioni, ha organizzato cinque presentazioni nelle realtà italiane dove la passione per le vetture con il marchio della stella è più radicata.

Da 35 anni Autostar a Tavagnacco e altri quattro centi a Nordest

Una di queste è il Nordest, e ha per fulcro il Friuli, grazie all’impegno trentacinquennale, di Autostar, di Tavagnacco, alle porte di Udine, fondata da Arrigo Bonutto, attuale presidente, nel 1981. In precedenza, negli anni ’70, quando il mondo dei rallies si stava affermando nella passione per lo sport del volante, sempre in Friuli c’era uno dei primi equipaggi Mercedes: Cumini-Bernardi. E Cumini, allora, era il concessionario Mercedes. A raccontare la storia di AMG è stato il Pr di Mercedes-Benz Italia, Vadim Odinzoff: dapprima un vecchio mulino trasformato in officina, in Germania, nella quale Hans-Werner Aufrecht ed Erhard Melcher, a Grosaspach (A. M. G.), ora AMG, ad Affalterbach, conta 1600 dipendenti, e nel 2016 ha venduto quasi 100 mila vetture, con una crescita del 40 per cento.

Nuove tecnologie e ricerca dal Mercedes-AMS alle F1

Modelli Performance, per rispondere alle richieste del mercato, un’ampia gamma di modelli AMG GT, gli otto cilindri della serie 63 e le vetture più compatte dei modelli 45, di recente i modelli 43, hanno conquistato fette di mercato sempre più ampie, in particolare negli Stati Uniti, in Germania e in Cina. E come ricorda con orgoglio il presidente del consiglio di amministrazione di Mercedes-AMG GmbH, Tobias Moers, seguite da una rete di assistenza che conta su 400 Performance Center. Dal gennaio di quest’anno Mercedes-AMG propone ai suoi fans ed estimatori 56 modelli di auto, dal quattro cilindri più potente nella serie delle compatte, la A45 AMG, 2 litri, con 381 CV, ai modelli sportivi ed eleganti con i 12 cilindri, alle berline e station wagon nelle classi di potenza, a un’ampia gamma di SUV e coupé, ai cabrio e roadster. La trazione è principalmente posteriore, ottimizzata dalla trazione integrale, il cambio a doppia frizione o automatico sportivo a nove rapporti.

Test e collaudi al Nurburgring

Il tutto frutto dei severi collaudi compiuti sul circuito del Nurburgring, 20,8 km, che consente di testare auto, motori, assetti, in ogni tipi di condizione di marcia e in situazioni estreme. Test che si protraggono per 17 settimane l’anno. Sempre al Nurburgring, Mercedes-AMG organizza la Nurburgring Driving Academy. Il lavoro di messa a punto e di preparazione ha permesso alla nuova Mercedes-AMG GT3 di imporsi nel 2016 in diciotto gare salendo sul podio 32 volte. Alla 24 del Nurburgring, lo scorso mese di maggio, la GT3 ha ottenuto il record di risultati: vittoria in assoluto, pole position, giro più veloce, secondo, terzo quarto e sesto posto. Risultati, che si riflettono nell’assistenza alla clientela. Che è garantita anche sul posto con un sistema radio dedicato. Che raggiunge anche Autostar a Tavagnacco, o nelle altre tre sedi, anche nel Veneto orientale. È l’amministratore delegato, Claudio Airò, a illustrare la realtà di Autostar, che vanta un fatturato 222 milioni di euro, con un incremento del 25 per cento rispetto all’anno precedente. E che di recente ha acquisito la rappresentanza della Maserati. A favorire i risultati della Mercedes-AMG, in pista e sui mercati, come spiega il Pr Vadim Odzinof, c’è un indotto molto articolato. Soltanto in Italia, sono infatti più di una trentina le aziende che sono impegnate nella ricerca e nella innovazione.

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Come la Miko, di Gorizia, che realizza il tessuto Dinamica, realizzato, in uno stabilimento totalmente sostenibile, con lavorazioni ad acqua, le fibre per i tessuti dei sedili di decine di case automobilistiche. Fibre, ricavate dal riciclo delle bottiglie di plastica e delle T-shirt. Una produzione ecologica che si appresta a soppiantare, in buona parte l’ha già fatto, altre produzioni emblematiche, grazie alla qualità e alla continua ricerca rispetto ai gusti e alle attese degli automobilisti. Perché l’auto, dopo la casa, è uno degli elementi che in una giornata impegnano di più la vita dei cittadini. E gli automobilisti, anche grazie alla grande gamma di offerta delle case, tutto il mondo, sono sempre più esigenti.

#charlieinauto    

#Testroad sull’Isola d’Elba con #Volkswagen Nuova Tiguan

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IMG_4217IMG_4210IMG_4241IMG_4188IMG_4185IMG_4180IMG_43041Stavolta andremo in bici con questo SUV ideale per caricarci una, due, tre biciclette

#Testdrive: na guida duttile, morbida, ma pronta e precisa per visitare scenari incantati e divertirsi alla guida

Oggi che si fa? Una bella colazione sul terrazzo del resort, affacciato sulla baia di Ortano. Poi, carichiamo le biciclette dall’ampio portellone posteriore della #Volkswagen Tiguan. Una delle migliorie apportate all’ultima versione della macchina tedesca, che in questi giorni viene promossa sui media televisivi e cartacei, riguarda l’abitabilità e la capacità di carico. Ne è infatti stato ampliato il volume dell’abitacolo, con il tettuccio più alto e i montanti che sono la prosecuzione delle fiancate dell’auto. Il portellone, invece di aprirsi al di sopra della targa, ora comprende anche il portatarga. In questo modo il pianale di carico è immediatamente accessibile. Risultato?

Portellone ampio e pianale di carico basso per caricare le bici

Che due biciclette, tre se ci piazziamo anche quella del bimbo, ci stanno perfettamente, pur evitando di reclinare lo schienale di uno dei posti posteriori. Ora, ricordiamoci che siamo all’Isola d’Elba. Così facciamo un salto a Rio Marina, per rivedere i suggestivi negozietti sulle stradine in declivio. E il porticciolo, racchiuso da un’ampia muraglia per proteggerlo dalle mareggiate di scirocco. Sulla costa di fronte si scorge Piombino, la riviera tirrenica, la Maremma, Punta Ala. Stiamo per ripartire dopo un buon caffè al bar del porto, ma ci fermano, perché sta per passare la gara di triathlon. Oggi tocca alla gara in bicicletta. Così, per la sinuosa strada del paese vediamo sfrecciare anche le aspiranti Irongirl sui pedali. E tentiamo di raggiungerle in discesa. Ci riusciamo, perché la Tiguan è molto agile nel misto e su queste strade nervose. La riprova? L’abbiamo percorrendo la strada de La Parata, da Cavo a Rio nell’Elba. Anche Cavo è ricco di localini interessanti, ma per passare la serata. Lungo la suggestiva strada costiera i paesaggi e gli scorci mozzafiato si susseguono, curva dopo curva. La Parata è una delle prove speciali più tecniche del rally dell’isola. Approfittiamo di alcuni tratti a vista, e sfruttiamo il fatto che la strada è chiusa, per la corsa in atto, ma al momento è deserta.

Motore diesel da 1600 cc e 120 CV ruote da 18’: dati che non lasciano trasparire prontezza, tiro, precisione di guida. E invece…

È qui che Tiguan ci stupisce: ruote da 18’ che ne fanno un SUV, ma il suo comportamento è quello di un’agile auto sportiva. Che aggredisce la tortuosa strada a mezza costa tipicamente elbana. Ma con morbidezza. Anche se ci diamo dentro, noi, e i passeggeri non risentono minimamente del fatto che non ci sono più di 50 m di rettilineo tra una curva e l’altra. Il premio? Ci affacciamo a Rio nell’Elba, su uno scorcio che è stato immortalato dai fotografi di rally con le auto più importanti, dalla Lancia Stratos, Opel Ascona, alla 037, all’Adi A4, alla Fiat 124 Abarth, alla Fiat 131 Abarth. Anche qui una sosta è inevitabile: l’osteria è affacciata sulla vallata e si propone dalIMG_4196la piazzetta del paese di montagna, ma ci troviamo a poche centinaia di metri di quota. Scendiamo dall’auto e notiamo una scritta luminosa: Presepe animato.

La storia dell’Isola nel Presepe animato che riproduce la vita di Rio nell’Elba tre secoli fa

Scendiamo uno stretto viottolo per scoprire che è all’interno di una chiesetta. La porta ci si richiude di scatto alle spalle. Il Presepe è dinnanzi a noi. Ma è buio. Ci deve essere un trucco… saliamo sulla pedana rialzata con parapetto che ci fa avvicinare all’allestimento, ma suona improvvisamente un allarme! Retrocediamo di un passo e scorgiamo un vecchio telefono a gettoniera con la cornetta, e la feritoia per i gettoni. Inseriamo una moneta e il miracolo si rinnova. Si accendono le luci nello splendido paesaggio del Presepe, che altro non è che la ricostruzione di Rio nell’Elba. E una voce narrante, mentre le figure si animano e le ore scorrono veloci alternando il sole alle stelle nella volta del Presepe, ci spiega che qui è nato lo sviluppo dell’Isola. A Rio nell’Elba c’erano le miniere di ferrite più ricche. Da lì con un trenino il prezioso minerale veniva trasportato alle navi e caricato da dei trabucchi con tralicci di ferro sporgenti nelle baie. Uno si vede chiaramente a Rio Marina, di un altro resta ormai poco proprio nella baia di Ortano. Quando la richiesta del ferro crebbe, fu deciso di creare un porto dove le acque erano più profonde e potevano attraccare le navi più grandi. Nacque così Portoferraio, e prese il via la valorizzazione dell’Isola d’Elba. Lo spettacolo del Presepe animato è ricostruito con figure e personaggi che riproducono gli abitanti dell’isola nel ‘700. Ritorniamo in piazza e scorgiamo il forno. C’è la torta ubriaca dell’isola. Gradevole, aromatizzata con un concentrato, analcolico, di uve e di vino da bacche rosse. Suonano le campane della chiesa per ricordarci che è mezzogiorno. È ora di pranzo e dobbiamo rientrare al villaggio TH Ortano Village. Nel pomeriggio ci aspetta il giro dell’Isola in motonave. Ci verranno a prendere in gommone dalla spiaggia di sassi e acqua limpidissima. Ci sentiremo dei marines per qualche minuto, ma probabilmente poi ne sarà valsa la pena: le acque e la costa dell’Elba incantano, con una insenatura dopo l’altra e paesaggi e terreni dai colori mutevoli e suggestivi.

#charlieinauto

#Tiguan #Nuova #Volksvagen #testdrive compagna ideale per una vacanza con la famiglia

Un percorso alla riscoperta dell’Isola d’Elba ci permetterà di testarne le potenzialità #testroad

E di conoscere siti e paesaggi ancor più affascinanti affacciandoci sui mari italiani

 

L’inverno si allontana e i vagiti della bella stagione si ascoltano alle prime ore dell’alba. Ma noi, che abitiamo al Nord, anche se dell’Italia, comunque una Penisola dal clima, fino a qualche anno fa, temperato, sogniamo sempre che al Sud si stia meglio, faccia più caldo. Quindi, ci proviamo. L’occasione è quella di seguire una manifestazione sportiva, ciclistica. In un sito che avevo conosciuto da ragazzo, per andare a vedere come guidavano i rallysti. Allora le strade dei rally erano sterrate, specie quelle di una gara internazionale con valenza mondiale. Alfetta Gtv, Opel Ascona, Porsche, Saab, Fiat 124 Abarth: Pregliasco, Androuet, Cambiaghi, Taufer, Verini, Blomqvist, Tabaton, Zanussi… era il Rally dell’Isola d’Elba. Allora c’ero andato con due compagni di studi, e un ‘SUV’ dell’epoca: la Renalt R4… Stavolta, sulla banchina di Piombino, per prendere il traghetto per Portoferraio, c’arrivo con un SUV moderno. Un restyling, che ha subito migliorie nella sicurezza, negli spazi utili, nell’accessibilità, nella linea: la Nuova Tiguan della #Volksvagen.

Spazio e capacità di carico per la famiglia

Anche questa volta siamo in tre: però due adulti e un bambino. Bagagli? Qb per una settimana di vacanza-lavoro. A bordo c’è stato proprio tutto. Il portellone posteriore della Tiguan ora si estende fino al di sotto del porta targa. In questo modo è possibile caricare direttamente sul piano del bagagliaio. Questa volta, il test dei consumi ha risposto alle nostre aspettative: circa 500 Km a pieno carico e a velocità sostenuta, gran parte in autostrada, 18 km/l. La traversata del Tirreno, nel tratto tra la Maremma toscana e l’isola d’Elba, un po’ sottocoperta, un po’ all’esterno per godersi gli effetti sullo splendido scenario delle isole dell’arcipelago toscano della forte libecciata, dona sempre un valore aggiunto alla vacanza sull’isola. Con la Nuova Tiguan nella stiva, che stavolta intendiamo mettere decisamente alla prova. Appena messe le ruote sull’isola, si respirano subito i fantastici profumi della primavera mediterranea. Cominciamo con il piede giusto: da Portoferraio, per raggiungere la nostra meta, il villaggio resort xxx a Ortano, nel comune di Rio nell’Elba: il fulcro di diverse prove speciali del rally, ma anche nelle vicinanze di paesaggi incantati con skyline come la costa toscana e la Corsica.

#Rio nell’Elba e il mitico #Volterraio

Il percorso più breve è la mitica strada della rocca del Volterraio: un passo che i rallysti, ma anche i ciclisti conoscono e amano, e che si distingue per l’unico canyon oggi solo di qualche decina di metri, scavato per consentire alla strada di valicare la montagna, e raggiungere l’altro versante dell’isola. Affrontiamo la salita, che in talni tratti è piuttosto ripida. Mentre la carreggiata, stretta, tanto che in qualche tratto rende difficile l’incrocio con altre vetture, è quasi unica. Delimitata, da un lato, dal guardrail, dall’altro dalla montagna. Verde, a tratti desolata, in altri spazi ricoperta da un fitto bosco. Il terreno di origine vulcanica e il clima insulare regalano questo scenario unico. Ma e Tiguan? Promossa: il cambio a sei marce l’abbiamo usato poco, perché riesce a mantenere una velocità di salita costante e decisa. Nonostante il carico. È anche molto maneggevole e le ruote da 18’ le permettono di essere eseguire alla perfezione i comandi che le diamo. Mantenendo il confort necessario ai passeggeri. Così, all’arrivo, in serata, ci ritroviamo finalmente in vacanza con un’auto che non potrà che assecondare il nostro desiderio di scoperta, anzi, di riscoperta dell’isola.

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