#Testroad #testdrive sui #laghi italiani stavolta con #SubaruXV oltre il lago di Redona

Su un #ponte a cavi verso un paesino disabitato: Miuna

Un #crossover agile nel misto per spiare gli atleti del Campionato del mondo di parapendio

A confronto con il modello precedente #SubaruXV ha una linea più compatta ed è molto avanti per prestazioni, confort, aggressività anche fuoristrada

La montagna pordenonese, forse perché è meno abitata delle nostre #AlpiCHARLIEINAUTO SubaruXV 2017 Monte Cavallo CHARLIEINAUTO Subaru XV 2017 Pianca IMG_6301 IMG_63051 IMG_63061 IMG_623211 IMG_62371 IMG_62381 IMG_624111 IMG_624211 IMG_62431 IMG_624511 IMG_6252 IMG_65081 IMG_65121 IMG_65181 IMG_655511 IMG_65561 IMG_65611 IMG_65591orientali, racchiude un fascino diverso. Molti sono gli ambiti che rimangono da scoprire. Molti innumerevoli sono gli scenari che si aprono man mano che ci spostiamo sul territorio. I eravamo lasciati sul lago di Redona. O Dei Tramonti. Perché l’apertura delle vallate permette di ammirare suggestivi tramonti da diversi punti del lago. Così decidiamo di proseguire con la Subaru XV 2000 benzina da 156 CV per raggiungere la sponda opposta e un abitato che si intravvede lontano. Su un’altura. MA cominciamo con un confronto visivo: nelle prime due foto pubblicate il modello precedente. Nelle altre la Nuova #SubaruXV. La strada è gradevole e asfaltata. Ci capita di voler fare un sorpasso di un Tir per trasporto legname, approfittando di un tratto di rettilineo con ottima visuale. Schiaccio a fondo il pedale e…

L’accelerazione è quella di un’auto corsaiola.

In pochi istanti sono davanti al camion con rimorchio, al sicuro. Mi preparo per la curva che sembra chiudere, e l’assetto e i freni di questo crossover dall’aspetto urbano della Subaru non smentisce le attese. Non si scompone e mi porta oltre la curva senza alcuna sbavatura o incertezza. Ora rallento. Scorgo un cartello indicatore: Muinta. Muina, è un paesino di un’altra vallata dove c’è un piccolo Santuario a ricordo degli aviatori caduti in guerra. Muinta: ci aveva sede una colonia estiva della diocesi di Concordia. Arrivo in fondo a una stradina con un piccolo parcheggio immerso nel verde. La stradina prosegue, pedonale, con gradini in pietra e terra che scendono verso il lago. Si infila nel verde e proseguo. Senza lasciarmi intimorire dalla solitudine del posto. Volendo, sarei potuto scendere ancora con la Subaru XV, che su mercato estero è chiamata CrossTrek. Svolto a destra e la stradina si affaccia sul lago. Ancora un paio di curve e si restringe come un sentiero. Finché sbuca sopra il lago. Ma

davanti a me c’è un lungo ponte sospeso sui cavi.

E sotto, a una trentina di metri, il lago. A questo punto l’incertezza è forte. Ma tutto sommato, ne ho affrontate di peggio: in montagna, nel fuoripista con gli sci in mezzo alla neve, su strade sommerse dalla neve in montagna, in moto su mulattiere e sentieri di collina e montagna. Poi, se anche non ho fatto l’Alpino come tanti dalle mie parti, però ho fatto il pompiere, su scale aeree che all’epoca erano da rabbrividire. E allora? Attraverso o no? Mi volto e scorgo una targa: il sentiero nel 2007 è tato intitolato a Baden Powel, il fondatore dei boyscout. Poi, un’apparizione mi toglie dall’imbarazzo: un capo Boyscout compare dall’altro lato del ponte, a un centinaio di metri da me. Con estrema naturalezza attraversa il ponte. Viene verso di me. Gli chiedo se vale la pena attraversarlo. Mi spiega che c’è il paese e l’accampamento degli scout. Allora vado! Quando sono a metà, il panorama è davvero appagante. Ma

il solo mio movimento fa oscillare il ponte.

Intuisco che si tratta della naturale flessione dei materiali e raggiungo l’altra sponda, supero uno dei rami del lago. Ora il sentiero si trasforma in una scalinata di pietra grezza. Salgo, finché davanti a me si apre il pianoro. Vedo un asilo. Una chiesetta. Alcune case probabilmente sistemate dopo il terremoto del 1976. E’ Muinta, ora pressoché totalmente disabitato. O abitato saltuariamente. Perché ci sono diversi orti coltivati. La temperatura è buona. Un po’ d’aria che arriva dalla Carnia sta rinfrescando l’arsura canicolare. In aria, in cima a una delle montagne, scorgo un po’ di animazione. E vedo i primi lanci. In pochi istanti il cielo si colora di vele. Così mi viene in mente che è in corso il Campionato mondiale di parapendio. Ritorno alla Subaru XV. Riprendo la strada verso la pianura, non senza un paio di sgasate per sentire la spinta dell’auto e provare ancora le sue prestazioni. Che

rispetto al modello precedente, più esclusivamente fuoristrada, sono una bella sorpresa.

Anche se, la Nuova Subaru XV proprio nel fuoristrada, con le sospensioni e il sistema Symmetrical, la trazione AWD, la coppia buona anche con questo motore, le permetterebbe di risalire senza incertezze anche il greto dei torrenti sfidando l’acqua corrente. Scendo verso Navarons e Meduno. Nel frattempo i deltaplanisti sono sopra di me e vanno ad atterrare sotto la montagna. decidiamo di raggiungerli. Ecco una bella stradina mista anche sterrata che corre ai piedi del monte, in mezzo ai prati. Via: è puro piacere di guida. Forse ci stiamo divertendo come gli sportivi che stanno atterrando a poche decine di metri da noi.

#charlieinauto108