DE ROSSI, CAPITAN FUTURO

Ieri ricorreva l’anniversario dall’ultima partita con la Roma di Daniele De Rossi, una delle storiche bandiere giallorosse che con la sua squadra ha collezionato la bellezza di 616 parite. Ricapitoliamo in breve la sua avventura alla lupa.

«Ho un solo rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera.»

Tutto ha inizio nel 2001, Rossi porta la maglia numero 26 e non scende mai in campo.

Fa il suo primo esordio il 30 ottobre dello stesso anno subentrando a Tomic nella partita di Champions Roma-Anderlecht finita 1-1. Nella stessa stagione esordisce in Coppa Italia.

Esordisce in Serie A nella stagione successiva giocando Como-Roma (2-0). 

Festeggia il suo primo gol il 10 maggio 2003 segnando uno dei tre gol che porteranno la vittoria della Roma contro il Torino.

Si aggiudica il posto da titolare nella stagione 2004-2005 e sceglie la maglia numero 4.

Indossa per la prima volta la fascia da capitano nella stagione 2005-2006, in COPPA UEFA contro il Middlesbrough. 

Nella stagione 2006-2007 vince il suo primo titolo: Coppa Italia. Nella stagione successiva si aggiudica la Supercoppa.

A causa dei continui litigi con l’allenatore Zeman, nella stagione 2012-2013, De Rossi perde il suo posto da titolare che riottiene nella stagione successiva con l’approdo in panchina giallorossa Rudi Garcia.

Ereditata la fascia da capitano, Daniele, dopo il passaggio di panchina da Spalletti a Di Francesco gioca con la sua Roma un’ottima stagione in Champions arrivando alle semifinali dopo aver battuto 3-0 in rimonta il Barcellona. Successivamente la Roma verrà battuta dal Liverpool, uscendo a testa alta dalla massima competizione europea.

Nella stagione 2019-2020 De Rossi affronterà diversi problemi con la società che annuncia di non voler rinnovare il contratto del capitano, il quale giocherà la sua ultima partita il 26 maggio 2019 allo Stadio Olimpico prima di iniziare la sua nuova avventura argentina al Boca Juniors.

Dopo un anno l’ex giallorosso ritorna così sull suo addio: “Non c’è stato un giorno in cui non mi sia sentito felice, al Boca. Quelli dell’addio a Buenos Aires sono stati giorni tristi, ma la vera batosta è arrivata a Trigoria, uscendo dalla mia camera per andare al pullman, ho pensato ‘è l’ultima volta che chiudi questa porta’, e lì mi è parso di tremare. O forse ho tremato sul serio. Se devo dire qual’è stato il vero momento del ritiro, dico quello. Devastante”

(video dell’addio pubblicato dall’ AS ROMA https://www.youtube.com/watch?v=HX4QM4B0Qmo)