I PROBLEMI DELLA VAR. IL PIÙ GRANDE ENIGMA DEL CALCIO ITALIANO

La VAR. La causa dei principali problemi del calcio italiano.

Introdotta nel 2018, il Video Assistant Referee (Assistente dell’arbitro al video), è entrata a supporto degli arbitri per ‘’aiutarli’’ nelle scelte più ‘’scoccianti’’, quelle che originano problemi: assegnazione di un gol, assegnazione di un calcio di rigore, espulsione diretta, errore di identità.

L’introduzione che sarebbe dovuta essere ‘’rivoluzionaria’’ per impedire decisioni scorrette dei direttori di gara, si è rivelata poco a poco la maggior causa di tensioni.

Ci sarebbero tantissimi esempi da citare, ma concentriamoci sul più recente.

Già da tempo la VAR in Italia sembra averci salutato.

Ne arriva la conferma da San Siro. Lunedì 26 ottobre, in campo Milan e Roma, dirige Giacomelli.

L’arbitro quarantaduenne di Trieste, ha assegnato ad entrambe le squadre, due rigori completamente inesistenti commettendo un grave errore al quale si fa fatica a credere.

Accettiamo l’errore umano, ma il supporto tecnologico? 

Incredibile è infatti come la VAR non sia intervenuta ad aiutare il direttore di gara a rivedere le sue decisioni, chiaramente scorrette.

Il friulano è stato penalizzato con due giornate di stop, ma non è l’unico.

Anche il direttore di gara Piccinini insieme a Maresca (alla VAR) hanno avuto una penalizzazione e rientreranno a dicembre, non da escludere, dalla Serie B.

Anche loro come il collega si sono resi protagonisti di un errore durante la direzione di Inter-Parma, gioco della sorte, stesso campo che ha punito Giacomelli.

Piccinini non ha assegnato un evidente calcio di rigore ai nerazzurri e ,anche questa volta, la VAR non è intervenuta a correggere la decisione.

A questo punto è normale porsi la domanda: dov’è finita la VAR?