La conoscenza umana

 

 

 

La conoscenza umana come abbiamo è una mera massa e mal digerita, fatta di molta credulità e molti incidenti, e anche delle nozioni infantili che sono inizialmente assorbite.’ Pertanto, all’inizio, dobbiamo chiarire le nostre menti, per quanto possiamo, di tutti i preconcetti, pregiudizi, ipotesi e teorie; dobbiamo allontanarci anche da Platone e Aristotele; dobbiamo spazzare via dal nostro pensiero gli “idoli”, o illusioni e errori onorati dal tempo, nati dalle nostre idiosincrasie personali di giudizio o dalle credenze e dai dogmi tradizionali del nostro gruppo; dobbiamo bandire tutti i trucchi logici del pio desiderio, tutte le assurdità verbali del pensiero oscuro.Dobbiamo mettere dietro di noi tutti quei maestosi sistemi deduttivi di filosofia, che hanno proposto di trarre mille verità eterne da alcuni assiomi e principi. Non esiste un cappello magico nella scienza; tutto ciò che viene preso dal cappello nelle opere deve prima essere messo in esso dall’osservazione mediante esperimento. E non per semplice osservazione casuale, né per “semplice enumerazione” dei dati “, ma per” esperienza …. ricercata, esperimento.”

 

 

 


quasi un animale in estinzione, con come compagna ….tristezza, amarezza, mi aggiro tra erbe alte, folate improvvise, rumoreggi lontani di tuono, ma come ritrovar un confine, laggiù, una punta di dolcezza, come, magari restando lucido come un opalino biancore di latte, come restar uomo in una rettitudine che sempre più, da te, m’allontana.
Amo perderti, lasciarti volare nei tuoi cieli, amo sentirmi vuoto, spento, senza il familiare brusio, il cicaleccio della tua allegria. Amo esser orgoglioso e stupido, duro come un diamante, e chissà nemmeno un po’ intelligentemente saggio, amo il sapore dell’osare, del rischiar di perderti, oppure d’averti proprio per quel che sono, e che a te, piace così tanto.
Se te ne vai, una parte di te, morirà con me,…la più bella, quella che esisteva, perché io, esistevo

 

 

chiesi al ragazzo sotto i pini.
Disse: “Il maestro è andato da solo a raccogliere erbe,
da qualche parte sul monte,
una nuvola nascosta,
dove si trova sconosciuto”.

(Chin Tao, 777-841)

 

 

 

La conoscenza umanaultima modifica: 2023-02-11T20:23:56+01:00da CRUDELIALIBERA
Share via emailSubmit to redditShare on Tumblr