Un micio d’avventura come compagno

reve logo bigGatto e guinzaglio, si può?

Da un paio di anni a questa parte spopolano sul web e sui social network video e immagini di gatti muniti di pettorina o collare e guinzaglio con i loro proprietari umani in giro per il mondo.

zeus a passeggio

Se incrociare per strada un cane al guinzaglio insieme al suo amico umano rientra nella quotidiana amministrazione, incontrare una persona in passeggiata con il compagno felino suscita se non incredulità, anche scetticismo e addirittura avversione.

Per chi ha gatti da appartamento e non ha un giardino o uno spazio aperto in cui far godere al compagno felino un po’ d’aria fresca, portarlo in passeggiata al guinzaglio può essere una valida alternativa.

È una buona soluzione per permettere al nostro amico di sperimentare un po’ di vita all’aria aperta, sfogare i suoi istinti naturali e mantenersi in forma, sia fisicamente che mentalmente. L’esperienza all’aperto stimola i suoi bisogni e consente di manifestarli in un ambiente più consono. In casa, limitando queste possibilità, è facile che il felino si sfoghi su ciò che trova a sua portata, ad esempio danneggiando e marcando mobili.

Vero è che le esperienze di passeggiata tra cane e gatto sono piuttosto diversissime ed è perciò fondamentale prevenire gli errori, informarsi e attrezzarsi adeguatamente prima di decidere di cimentarsi in quest’ardimentosa e peculiare esperienza.

La pettorina è preferibile al collare. Quest’ultimo, infatti, è pericoloso per gatti alla prima esperienza. Il collo è una zona molto sensibile e inoltre è più facile che il gatto riesca a sfilarselo nel tentativo di scappare, rischiando anche di farsi male.

Se però si opta per un collare, esistono in commercio collari che si sganciano da soli se sotto trazione.

collare salvavita

Tra le pettorine, quella più adatte sono quelle ad H, ad 8 o ad X, tutte acquistabili nei negozi specializzati o su internet. Ve ne sono di diverse misure e materiali, dal cuoio al nylon. Meglio optare per materiali morbidi e modelli non troppo ingombranti. In questo modo il gatto si sentirà più libero di muoversi pur garantendogli la sua sicurezza necessaria.

pettorine cats

Prima di tutto è bene accertarsi che il nostro amico peloso accetti di indossare gli attrezzi di contegno. Se lo si abitua da cucciolo, facendola indossare in ambiente domestico per qualche oretta, durante sessioni di gioco e momenti che lui assocerà a qualcosa di positivo, non dovrebbero esserci troppi problemi. Con gatti adulti bisognerà avere molta più pazienza ed occorrerà del tempo affinché si abitui.

L’indiviualismo e l’autonomia felina sono caratteristiche molto accentuate e non facili da gestire.

Si sa che i gatti sono molto diffidenti, amanti della libertà personale, rinomati abitudinari e possessivi dei loro spazi e delle loro cose, non sempre gradiscono rinunciare alla sicurezza dei luoghi da loro tenuti sotto controllo e liberi da potenziali pericoli.

Convinto il gatto ad indossare pettorina (o collare) e guinzaglio, è necessario armarsi di tanta pazienza e determinazione, di calma e positività. È possibile invogliare il gatto ad uscire dalla sua tana sicura sfruttando la sua innata curiosità e l’istinto all’esplorazione.

In nessun caso bisogna utilizzare metodi coercitivi, tirare al guinzaglio o sgridare il gatto se mostra segni di disagio o aggressività!

Occorre tempo, a volte mesi, affinché il gatto si decida di collaborare, altre volte ciò non succederà mai. È importante rispettare la decisione del nostro amico peloso per non sottoporrlo a stress e perdere la sua fiducia. L’amore e la fiducia di un gatto sono già difficili da conquistare, se poi le perdiamo non sarà semplice farsi perdonare e rischiamo di fare danni gravi e indurre l’animale a manifestare le sue difficoltà con comportamenti inadeguati e indesiderati.

Innanzitutto, a differenza del cane che si lascia volentieri guidare e ha la naturale propensione di seguire il proprietario (cani sani e equilibrati), nella passeggiata con il gatto è lui a comandare, decidere dove andare e quanto tempo trascorrere ad esplorare il medesimo posto, incluso saltare sui muretti e arrampicarsi sugli alberi con tutto il guinzaglio.

Lasciategli i suoi tempi, cercate di assumere un atteggiamento neutro e rilassato e magari stuzzicate la sua voglia di seguirvi adescandolo con giochi, cibo (qualcosa per cui va matto) o vocalizzi tranquillizanti.

Se il gatto non è mai uscito di casa sicuramente i primi tempi li trascorrerà a guardarsi attorno, fermo sull’uscio della porta. A poco alla volta, dopo giorni o settimane, inizierà a compiere piccoli passi, fermarsi, ispezionare i dintorni, annusare ogni cosa e così via, fino a quando avrà preso coraggio e camminerà per tratti sempre più lunghi.

Vi accorgerete dei suoi cambi di umore quando inizierà a passeggiare con la coda tenuta sempre più alta, a quel punto avrà raggiunto una sicurezza di sé tale che non si spaventerà più così facilmente al passaggio di persone estranee, automobili o per rumori troppo forti.

Questo è un altro aspetto molto importante: far abituare il gatto a tutto ciò che potrà incontrare durante la passeggiata e quindi prediligere sempre luoghi poco frequentati e non troppo vicini alle strade per non rischiare che finisca sotto un’auto malauguratamente dovesse sfuggirvi.

Buona passeggiata!

zeus in passeggiata 2

Un micio d’avventura come compagnoultima modifica: 2018-08-25T15:50:29+02:00da ReveSportyDogs